Sono 5 le persone arrestate dalla Polizia di Stato in quanto gravemente indiziate del reato di detenzione, ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti.
Nei giorni scorsi, i poliziotti della Sezione Volanti, mentre percorrevano via dell’Archeologia, hanno notato un’autovettura in sosta nei pressi di una nota piazza di spaccio della zona. Insospettitisi, gli agenti hanno deciso di seguire il veicolo per poi procedere al controllo in via Amico Aspertini. Il conducente, durante le fasi identificative, ha spontaneamente consegnato agli agenti circa 1 grammo di sostanza stupefacente del tipo cocaina. La successiva perquisizione estesa al mezzo ha permesso di rinvenire circa 277 grammi di hashish, mentre durante la perquisizione domiciliare è stata trovata, all’interno di una busta custodita sopra un mobile, la somma di circa 1.200 euro in contanti suddivisa in banconote di diverso taglio. Pertanto, l’uomo, un 49enne romano, è stato arrestato poiché gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Sempre gli uomini della Sezione Volanti hanno arrestato un 23enne tunisino. Nello specifico, durante il quotidiano servizio di controllo del territorio, l’attenzione degli agenti è stata richiamata da un giovane che, alla vista dei poliziotti e alla richiesta degli stessi di fornire un documento di riconoscimento, è scappato verso via di Tor Bella Monaca. Lo hanno rincorso bloccandolo dopo pochi metri e, a seguito di perquisizione personale, lo hanno trovato in possesso di 25 involucri di cocaina per un totale di 11 grammi e oltre 500 euro in contanti. Per tali motivi, gli agenti hanno tratto in arresto il 23enne tunisino perché gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Sono stati invece gli investigatori del commissariato Esquilino ad arrestare un 31enne egiziano e un 36enne tunisino colti nella flagranza di cedere droga ad un adolescente. I poliziotti, durante un mirato servizio volto a contrastare il fenomeno dello spaccio degli stupefacenti, nel transitare in via Gioberti, hanno notato l’egiziano avvicinare un ragazzo di giovanissima età invitandolo a seguirlo in un posto appartato. Nella convinzione che lo straniero avesse agganciato il minorenne per vendergli dello stupefacente, i poliziotti di via Petrarca hanno iniziato un servizio di osservazione e i loro sospetti hanno trovato conferma quando l’adolescente ha consegnato una banconota da 10 euro all’egiziano. Quest’ultimo, ricevuta la somma di denaro, ha fatto cenno al minore di attenderlo dall’altra parte della strada in via Principe Amedeo. L’egiziano, secondo un modus operandi ben collaudato, ha raggiunto il tunisino e gli ha consegnato la banconota da 10 euro poco prima ricevuta dal ragazzo. I due stranieri hanno successivamente raggiunto il minore consegnandogli un involucro contenente circa 1 grammo di hashish. A questo punto, i due sono stati raggiunti e bloccati dai poliziotti. La successiva perquisizione personale ha permesso di rinvenire nella tasca del pantalone del tunisino la banconota da 10 euro precedentemente consegnata all’egiziano dal ragazzo. Al termine delle attività di rito, i due sono stati tratto in arresto poiché gravemente indiziati del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Mentre, in zona Colombo, gli agenti della Polizia di Stato del locale commissariato, in via Commodilla, durante il consueto servizio volto al contrasto dello spaccio degli stupefacenti, hanno notato una Smart alla cui guida vi era una persona già conosciuta ai loro uffici, assieme ad un’altra persona. Gli agenti hanno così deciso di seguire i due sino a quando, una volta fermatisi, il passeggero è sceso con il proprio cellulare tra le mani seguendo le istruzioni del suo navigatore. In quei frangenti, gli investigatori sono intervenuti controllando i due e, indosso al passeggero, un 25enne romano, sono stati rinvenuti 3 involucri di hashish per un peso complessivo di un etto e mezzo. Terminati gli atti, per il 25 enne è scattato l’arresto per detenzione ai fini di spaccio.
L’Autorità Giudiziaria, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha in seguito convalidato gli arresti.
Ad ogni modo tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento ovvero quella delle indagini preliminari, fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.