Anzio- Martedi 8 gennaio il confronto dei candidati alle primarie del centrosinistra per la carica di sindaco

Martedì 8 gennaio alle ore 17 presso l’hotel Dei Cesari sito in via Mantova, (vicino stazione carabinieri di Anzio Colonia), si terrà il confronto ufficiale tra i cinque candidati alle primarie del centrosinistra: Enzo Toselli (Pd), Silvia Bonaventura (Sel), Gianni De Micheli (Pd), Rosalba detta Lina Giannino (Pd), Ivano Bernardone (Pd). L’evento sarà moderato dal giornalista Stefano Cortelletti. La stampa potrà interagire con gli esponenti politici. Si auspica una folta partecipazione dei cittadini, che a soli cinque giorni dal voto (ricordiamo che si vota domenica 13 gennaio ed il 20 in caso di ballottaggio), potranno farsi un’idea di coloro i quali si candidano ad essere l’alternativa credibile alle forze di centrodestra che attualmente guidano la città di Anzio. L’evento sarà seguito in diretta oltre che da Inliberasucita, anche dal settimanale Il Granchio e da radio Omega Sound.

Manifesto di intenti comuni delle primarie del centrosinistra  per la scelta del candidato sindaco di Anzio sottoscritto da PD e SEL

Nelle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato sindaco di Anzio i seguenti punti programmatici sono assunti come base di comuni intenti per il buon governo della città da tutti i candidati . Un documento esplicativo di punti condivisi ineludibili che costituisce la “Carta d’intenti” delle primarie del centrosinistra anziate, analoga alla piattaforma nazionale “Italia Bene Comune” e rappresenta l’insieme degli obiettivi che tutti i candidati si propongono di perseguire.

Punti programmatici

Un’amministrazione rinnovata: trasparenza e legalità.

La prima riforma ineludibile è la garanzia di massima correttezza: dichiarazione dei redditi annuale e stato patrimoniale di tutti gli Amministratori del Comune e delle Società partecipate o controllate dal Comune e anagrafe degli eletti, secondo il Codice Etico comportamentale degli Amministratori (Carta di Pisa) – riforma dei sistemi di pubblicazione ed accesso agli atti.

 

Partecipazione dei cittadini.

Sarà attuato l’impegno per la pubblicità e la trasparenza degli atti, la discussione pubblica del bilancio comunale; assemblee di quartiere e tavoli con categorie e forze sociali per un coinvolgimento consapevole della cittadinanza nelle scelte dell’amministrazione, una gestione partecipata del territorio che risponda ai reali bisogni della collettività, migliori la qualità della vita dei cittadini e colga le occasioni di rilancio economico ed occupazionale.

Pari opportunità.

Impegno a garantire l’adeguata presenza di donne, per nella lista dei candidati e nella Giunta Comunale.

Equità sociale e fiscale.

L’amministrazione comunale dovrà attuare un’attenta gestione delle risorse pubbliche per ridurre gli sprechi, eliminare illeciti, furberie, prebende e clientele, garantire la definitiva eliminazione di forme ancora esistenti di favoritismo e clientelismo anche al fine di  svolgere le  funzioni fiscali con la più alta tutela del cittadino, partecipando attivamente alle iniziative dello Stato e della Regione contro l’evasione e a favore della giustizia sociale e dell’equità.

Beni comuni.

Sarà perseguita la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato mediante l’uscita da Acqualatina e la creazione di un sub-Ato con i comuni contermini (Nettuno, Aprilia e Ardea), l’affidamento della gestione del servizio ad un Ente di diritto pubblico a gestione partecipata sotto la responsabilità dei Consigli Comunali interessati e con regole chiare di controllo di enti esterni per interdire ogni forma di spartizione partitica e clientelare. Si favorirà l’estensione di questo modello di gestione ad ulteriori beni e servizi pubblici e/o di interesse collettivo.

Sostegno e rilancio dell’economia cittadina

attraverso lo sviluppo di iniziative per la valorizzazione delle attività e risorse caratteristiche del territorio in sinergia con il Comune di Nettuno (pesca, cantieristica, balneazione, agricoltura,  enogastronomia). Risorsa economica fondamentale è il turismo, da curare con la corretta valorizzazione dei siti archeologici e a forte valenza paesaggistica, degli elementi storici che connotano il territorio, come le vestigia dell’antica Antium  e lo Sbarco Alleato, oltre a curare il recupero di reperti e di opere d’arte dai musei italiani. Saranno promosse le filiere locali e reti di consumo dei prodotti biologici, incentivi per favorire aree commerciali nei quartieri e la rinascita di un sistema commerciale locale diffuso, con il blocco di nuovi Centri Commerciali sul territorio; saranno promossi incentivi per un artigianato di qualità. Per la valorizzazione del litorale come spina dorsale dello sviluppo sarà avviato, con la collaborazione degli operatori del settore, un nuovo piano per l’utilizzazione interstagionale degli arenili, e la  valorizzazione delle spiagge libere.

 

Il lavoro e i giovani.

Impegno a favorire l’occupazione, specie giovanile, nei settori produttivi caratteristici del territorio, oltre che con le iniziative di cui al punto precedente, con la creazione di strutture integrate di consulenza, formazione e sostegno per l’occupazione e l’imprenditoria e con l’interazione costante tra il sistema scolastico / formativo e quello produttivo. Sarà incentivata  la vivibilità cittadina per i giovani con l’attivazione di centri culturali e di aggregazione nei diversi quartieri, il miglioramento dell’accessibilità allo sport, lo stimolo e sostegno ad iniziative di crescita civica e culturale promosse dai giovani stessi.

Sviluppo della Città Ecosostenibile e tutela del paesaggio.

Occorrerà favorire l’uso consapevole dell’ambiente da parte dei cittadini, con percorsi pedonali, piste ciclabili, spazi verdi (potenziamento del R.N.R. di Tor Caldara e salvaguardia delle aree verdi attigue, istituzione del Parco della Gallinara), energie rinnovabili, risparmio energetico, raccolta differenziata.

Un rinnovato Piano Regolatore.

Stop alla costruzione indiscriminata e speculativa disseminata irrazionalmente nel territorio; nuovi indirizzi per uno sviluppo orientato alla eco-sostenibilità, al recupero dell’esistente, al potenziamento dei servizi. Per l’intero territorio comunale sarà previsto un piano per l’edilizia economica e popolare che colmi l’assenza di un politica per la casa a sostegno delle famiglie e delle giovani coppie, con  piani a scala ridotta che contemplino insieme edilizia corrente, convenzionata e sovvenzionata e con spiccate caratteristiche di eco-sostenibilità, evitando ogni cementificazione di aree non edificabili (agricole o verdi), con diffusione capillare e piena integrazione con il tessuto edilizio esistente, esclusione di ogni concentrazione in grandi interventi con effetto “ghetto” con conseguenti squilibri urbanistici e sociali.

Recupero del Centro Storico

mediante specifica pianificazione per il risanamento del patrimonio edilizio, la cura della mobilità e della sosta, la riqualificazione delle riviere, con le misure e gli adeguamenti necessari al rilancio economico, con particolare riguardo ai settori trainanti del commercio, della ristorazione e del turismo, senza trascurare la tutela del tessuto socio-culturale che rappresenta il vero elemento di pregio del centro storico anziate.

Adeguamento e rilancio del progetto del Nuovo Porto.

Porre fine alla gestione fallimentare dell’operazione, rinnovare modalità d’azione e contenuti, in base alla reale vocazione portuale di Anzio, tradita dal progetto faraonico delle precedenti amministrazioni. Gli interventi dovranno essere tesi alla conservazione e valorizzazione delle qualità socio-economiche e storico-culturali dell’attuale porto nonché compatibili con l’assetto ecologico del litorale e quello urbanistico del centro cittadino. Il tutto dovrà essere realizzato alla luce dei reali scenari economici e sociali, con i necessari livelli di trasparenza, di partecipazione e coinvolgimento diretto dei vari portatori d’interesse e della città, con la garanzia di pubblicità dell’opera e della sua gestione, piena integrazione tra progetto del porto, piano di recupero del centro storico e viabilità del territorio.

Riqualificazione dei quartieri periferici

mediante azioni di recupero dell’identità cittadina, distribuzione dei servizi di prossimità, riassetto della viabilità, creazione di centralità urbane e riqualificazione di quelle esistenti (piazza, mercato, parco, giardino, servizio collettivo ecc.). Promozione e sostegno dell’aggregazione sociale nei quartieri con associazioni e comitati come presidi di partecipazione democratica, punti di prima accoglienza delle istanze dei cittadini nonché, ove possibile, di erogazione di servizi utili, anche con il coordinamento e la valorizzazione del volontariato. Di qui l’opportunità di un Piano Regolatore Sociale, con mappatura delle esigenze ai fini dell’ottimizzazione nell’uso delle risorse,  incremento delle azioni di sostegno alle famiglie, assistenza agli anziani e ai non autosufficienti, nuovi servizi di supporto alla genitorialità ed all’infanzia.

L’integrazione degli immigrati è un’opportunità.

Iniziative concrete sull’intero territorio comunale (servizi sociali e sanitari, corsi di lingua italiana e di educazione civica) – introduzione di forme concrete di coinvolgimento e partecipazione delle varie comunità etniche nella vita democratica della città – regole ed opportunità uguali per tutti per una proficua convivenza civile.

Mobilità e trasporti.

a) Viabilità comunale. Interventi di razionalizzazione per superare l’intasamento della Nettunense e dell’Ardeatina; piani di dettaglio per una nuova disciplina del traffico e della sosta con particolare riguardo alle zone interessate dalla balneazione. Specifiche misure per incentivare l’intermodalità e la mobilità alternativa (es. pedo-ciclabile) approfondita analisi critica dei progetti  per il nuovo collegamento stradale (Nettunense Bis) con le future autostrade Roma / Latina e Cisterna / Valmontone.

b) Trasporto ferroviario. È necessario avviare con decisione le azioni per l’ormai indispensabile potenziamento ed adeguamento del collegamento ferroviario Roma / Nettuno, tramite iniziative coordinate con i comuni cointeressati per un immediato miglioramento del servizio e la trasformazione della tratta in una metropolitana di superficie, con la formazione di nodi di scambio tra ferrovia e altri sistemi di trasporto pubblico e privato.