A Nettuno la cerimonia per l’anniversario della festa della Repubblica quest’anno, causa pioggia si è dovuta svolgere in parte all’aperto con la deposizione della corona al momento dei Caduti di piazza Cesare Battisti in parte nella sala consiliare del comune dove si sono tenuti i discorsi ufficiali. Le autorità civili e militari hanno onorato la Festa della Repubblica.
Di seguito il discorso ufficiale del presidente della Commissione straordinaria il prefetto Antonio Reppucci.
“Il 2 giugno di quest’anno ricorre il 78° anniversario della Festa della Repubblica. È la Festa della Libertà, della Democrazia, della Rinascita dell’Italia, della Ripresa dopo le rovine e le sofferenze della guerra, è il superamento del fascismo con il suo carico di divisioni, odi, pensiero unico, asservimento nazista.
Non si può non ricordare, con gioia e soddisfazione unanime, che le donne per la prima volta poterono votare ed iniziare a dare il proprio contributo di idee, di entusiasmo e di passione per risollevare le sorti di un Paese uscito devastato dalla Seconda Guerra Mondiale e, ben 21 di loro si affermarono nell’Assemblea Costituente, pur in un contesto generale che ancora indulgeva al maschilismo.
Certamente, guardando lo scenario mondiale, con nuove teocrazie ed autocrazie, dobbiamo prendere atto che la Democrazia va alimentata quotidianamente con il pensiero e l’azione, irrobustendo il nostro sistema immunitario, contro l’avanzata di pulsioni anti-democratiche che offendono la coscienza collettiva, la memoria ed il sacrificio di un popolo che con la Repubblica e la Costituzione scelse la forma di governo che garantisse la modalità protettiva, distributiva, inclusiva, condita di antifascismo e riconoscimento dei diritti fondamentali.
La Democrazia è libere elezioni, legalità, solidarietà, inclusione, tolleranza, giustizia, equità, rispetto della dignità umana, crescita e benessere sociale ed economico diffusi, è serenità e garanzia per gli anziani, è speranza ed ottimismo per i giovani, è attenzione dedicata alle aree delle fragilità e delle vulnerabilità sociali, in una società che generalmente sembra spingere troppo per il progresso e poco per la civiltà.
È, altresì, difesa giornaliera della pace, delle istituzioni, dell’uguaglianza sostanziale, valorizzando il merito e le abilità individuali, è argine granitico e consapevole contro mire ed appetiti malavitosi e contro ogni atto di forza che possa minare i diritti della persona e dei popoli, con il pericolo di danneggiare la causa della pacifica coesistenza e del sereno sviluppo di relazioni basate sul rispetto del diritto internazionale.
È la Festa di tutti gli Italiani e stimolo per quel sentimento civile, energico ed impegnativo, contro ogni forma di arbitrio e sopraffazione, così ravvivando il sentimento di identità e di appartenenza nazionale, per un comune sentire, nel solco di valori e di ideali che dal Risorgimento, attraverso tre guerre di indipendenza, due guerre mondiali, hanno permesso di arrivare all’Italia di oggi ed alla Costituzione Repubblicana, che ripudia ogni forma di dispotismo, autoritarismo, aggressione, privilegiando il confronto, il dialogo e la partecipazione democratica tra le forze politiche che gli Italiani hanno designato per realizzare una società sempre più coesa e solidale, consapevoli che l’esaltazione e la ricerca del bello, del vero, del giusto, del bene, richiedono impegno e sforzo quotidiano per la migliore estrinsecazione dei diritti cui si devono accompagnare i relativi doveri civici. Viva l’Italia, viva la Repubblica”.
Le foto di Amerigo Salvatori