“E’ bene ricordare a Maranesi, ex consigliere comunale di tutte le maggioranze di centro destra, che per ben 6 volte, basta rileggere i loro vari comunicati, le giunte da lui sostenute hanno annunciato la “posa della prima pietra” del porto di Anzio. Così cone è bene far notare a Maranesi che il socio privato Marinedi ha presentato un ricorso in qualità di creditore della società. Il fatto grave è che in 25 anni, le amministrazioni di centro-destra non si sono accorte (?) che in seno alla Capo d’Anzio qualcuno stava accumulando diritti creditizi, legittimi o meno lo decideranno gli organi competenti, che stanno mettendo in pericolo l’unico vero patrimonio rimasto: la concessione. Così come in 25 anni non si sono accorti che la Capo d’Anzio, nonostante il centro sinistra lo abbia più volte rimarcato, non era economicamente sostenibile grazie ad una mancanza di visione di sviluppo societario in ambito portuale ed una malagestio prolungata nel tempo.
In ultimo, è inutile ribadire che la concessione demaniale del porto di Anzio è l’unico bene immateriale da difendere, per tutto il resto la gestione della Capo d’Anzio deve essere portata all’attenzione della Corte dei Conti e sarebbe utile che qualcuno degli interessati rispondesse alle accuse dell’ingegner Marconi che se non veritiere sono infamanti. Lo scaricabarile di chi ha amministrato la città è inaccettabile. Le polemiche false e strumentali è bene rimandarle al mittente. Se poi Maranesi o altri, vogliono buttare le prossime elezioni in bagarre credo abbiano capito male e pertanto non abboccherò a provocazioni”.
Aurelio Lo Fazio
Direzione regionale PD