27 gennaio, Giornata della Memoria: Io sono ebreo

Io sono ebreo e ho il dovere di ricordare ciò che ha subito la mia gente. Ma la Giornata della Memoria ci deve ricordare la tragedia universale della violenza contro l’uomo e non solo contro gli ebrei. Dobbiamo ricordare tutti i popoli che hanno subito violenza, soprattutto quelli più scomodi. In questo senso, il destino degli ebrei vale per quello di tutte le minoranze.

Moni Ovadia

“Giorno della Memoria – 27 gennaio 2013”

Giorno della Memoria - 27 gennaio 2013

“La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.”

VIDEO “Se questo è un’uomo” di Primo Levi

Primo Levi

Chi oggi nega la shoah è come i carnefici nazisti (Pietro Terracina)

Ci sono state le deportazioni le camere a gas e i forni crematori. C’è stato lo sterminio degli ebrei, dei comunisti, dei portatori di handicap, degli omosessuali in Europa. La Shoah è avvenuta. Questo non può essere messo in discussione. Piuttosto il problema vero deve essere chi la nega. Perché un mondo in cui venga negata l’esistenza delle camere a gas è un mondo che già consente la politica del crimine, la politica come crimine” Con un colpo di spugna spazzano via la Shoah, a nulla valgono le documentazioni inoppugnabili e le testimonianze dei sopravvissuti. Per i negazionisti e i fascisti vecchi e nuovi, Hitler e i nazisti, non hanno mandato a morte milioni di persone. La soluzione finale e lo sterminio di milioni di persone è un’invenzione.