Si è celebrato ieri il World Water Monitoring Day, istituito nel 2003 dalla America’s Clean Water Foundation (ACWF) come programma globale di sensibilizzazione ed educazione. Questa giornata ha l’obiettivo di coinvolgere i cittadini di tutto il mondo nella protezione delle risorse idriche, incoraggiando il monitoraggio della qualità delle acque locali.
In occasione di questa importante ricorrenza, il Tavolo di Lavoro sui Cambiamenti Climatici dei Biodistretti del Lazio si è riunito insieme ai ricercatori Raffaella Pergamo e Luigi Servadei del CREA, al Segretario Generale di FIRAB, Luca Colombo, e alla ricercatrice ENEA Loretta Bacchetta. Durante l’incontro, si è discusso della recente crisi idrica che ha colpito il Lazio e l’Italia intera, valutando possibili soluzioni di intervento per tutelare le falde acquifere ed iniziative per sensibilizzare sull’importanza della ricarica delle falde acquifere.
L’abbassamento progressivo delle falde, accelerato rispetto ai lunghi tempi di ricarica naturale che possono richiedere fino a 150 anni, sta compromettendo la sopravvivenza delle aziende agricole, l’integrità degli ecosistemi e l’approvvigionamento di acqua potabile per i cittadini. Inoltre, è stata portata all’attenzione del tavolo il razionamento delle risorse idriche del Lazio in agricoltura già da Maggio 2024 nella pianura pontina, la mancanza per oltre un mese di acqua potabile nella provincia nord di Roma, ed è stato evidenziato il preoccupante aumento delle concentrazioni di arsenico e fosfati nella zona di Campagnano Romano, correlato a un incremento dei tumori alla vescica e alla pelle.
Il gruppo di ricerca ha sottolineato la necessità di interventi immediati da parte delle autorità nazionali e regionali per adottare misure urgenti volte alla ricarica delle falde acquifere e alla protezione delle risorse idriche. È fondamentale agire ora per garantire un futuro sostenibile per l’agricoltura e la salute delle nostre comunità.
Il tavolo di Lavoro sui Cambiamenti Climatici