La nostra Associazione di volontariato denominata: “Rete sociale C.U.R.A. Comunità Urbana Reciproco Aiuto-ODV”,
nasce da una riflessione scaturita dalla scarsa attenzione alle tematiche sociali del territorio.
Il nostro impegno è quello di condividere forze ed esperienze nelle pratiche di mutualismo, nella costruzione di progetti per il bene sociale del territorio e per la realizzazione/ottimizzazione di una
‘solidarietà organizzata’.
Siamo convinti del fatto che il modello di sviluppo attuale provochi strutturalmente disuguaglianze, povertà e danni ambientali.
Cerchiamo di occuparci dei temi dei diritti sociali, dell’assistenza primaria, della promozione socio-culturale e ambientale.
In particolare, affrontiamo i temi del fabbisogno di beni alimentari e di prima necessità, del diritto all’abitare, del contrasto alla povertà educativa, che molto spesso genera anche abbandono scolastico e della costruzione di una comunità educante territoriale, dello sport
popolare e della cultura, del contrasto agli sprechi alimentari e dell’economia circolare.
Riteniamo altresì importante sottolineare come la promozione della cultura passi anche attraverso le forme di Arte (musica, teatro, pittura, cinema, lettura…) che nel nostro territorio esistono, sono di qualità, ma necessitano di una concreta valorizzazione.
Un’attenzione all’ambiente con le pubblicazioni di quaderni informativi che trovate nel nostro sito.
Crediamo che il nostro servizio, così come quello di molte realtà associative del territorio, sia “politica attiva” e crediamo che possa essere utile a chi governerà le città di Anzio e Nettuno per identificare in modo dettagliato le problematiche più importanti in ambito sociale:
• Due città che, complessivamente, hanno una popolazione di circa 100.000 abitanti,
hanno, come prima necessità la realizzazione di una mensa sociale che possa accogliere i senza fissa dimora e coloro che non hanno sufficienti supporti economici neanche per procurarsi il minimo per alimentarsi;
• Questo servizio potrebbe essere sostenuto intervenendo con una intensa compagna “antispreco” (ad esempio recupero pietanze non consumate dalle scuole pubbliche o raccolta prodotti in scadenza da supermercati, ristoranti etc.) e con l’incentivazionendella realizzazione e utilizzo delle produzioni di orti o artigianato sociale.
• E’ chiaro che, quanto sopra citato, genera l’evidente necessità della identificazione di
spazi e immobili comunali che abbiano il fine di sostegno e supporto per gli “ultimi”
del nostro territorio: una mensa, dei dormitori, dei magazzini per indumenti e alimenti, delle aule per il supporto scolastico o per lo studio delle arti e dell’artigianato, spazi da adibire a palestre, cinema e teatro.
• E’ chiaro che la gestione di tutte queste realtà dovrebbe scaturire dalla profonda e
tangibile collaborazione programmatica e costante tra terzo settore, rappresentanti di cittadini, servizi sociali e amministratori comunali. In sintesi: che cosa chiediamo ai futuri sindaci, consigli comunali e assessorati?
Chiediamo un’importante attenzione alle tematiche sociali e, già in fase di realizzazione dei programmi futuri, una seria progettazione per una lotta costante e attenta alla povertà e alle discriminazioni a qualsiasi livello con l’intenzione di investire energie e fondi per questi
obiettivi. Crediamo che, il fine principale per qualsiasi società civile, sia l’edificazione sociale a partire da coloro che vivono in condizioni di indigenza economica, culturale e sociale.
Il Consiglio direttivo di Rete Sociale C.U.R.A.
Comunità Urbana Reciproco Aiuto – ODV
www.curaretesociale.com