”Siamo ad ottobre e il settore educativo-scolastico di Roma capitale è nel caos più totale, non c’è alcuna linea guida nelle convocazioni da parte del Dipartimento per tutti i Municipi e le educatrici sono allo sbaraglio. Dopo la lotta per la proroga delle graduatorie in scadenza, che siamo riuscite ad ottenere dal Governo e che avrebbe portato a conclusione il lungo percorso del precariato storico, pensavamo di avere un po’ di quiete e una svolta nella riorganizzazione dei servizi, invece siamo ad ottobre l’incertezza lavorativa è massima e i servizi sono alla sbando”. E’ la denuncia all’Adnkronos che arriva da Francesca Tuccillo e Beatrice Genovese, educatrici supplenti di nido, ma anche delegate Usb, sulla situazione delle educatrici dei nidi e delle scuole di infanzia di Roma capitale. ”Lo stress è massimo. Attendere una chiamata giornaliera che non arriva, oppure essere contattate contemporaneamente da più municipi , dove si è costrette a scegliere o rifiutare una tipologia contrattuale, precludendosi un’opportunità lavorativa con conseguenze ancora poco chiare, stanno portando scompiglio, frustrazione e paura a chi vuole e ha bisogno di lavorare”.