Le aggressioni ai medici e al personale sanitario stanno “facendo” molto notizia ma sono un fenomeno che si trascina da tempo. Di questo (e non solo), si occupa il libro “Volevo solo fare il medico. Storie di aggressioni, mobbing e maxi-risarcimenti” edito da Giubilei Regnani e scritto dal giornalista de “Il Messaggero” Giovanni Del Giaccio. Un “viaggio” nel quale: “Si racconta di aggressioni, violenze, mobbing per chi ha denunciato le storture di un sistema, ma anche di maxi-risarcimenti e medicina difensiva. Si analizzano le diverse modalità di aggressione e si fanno parlare i protagonisti. Gli “eroi” che abbiamo presto dimenticato e le tante, troppe carenze del servizio sanitario pubblico”.
Il libro, con la prefazione del presidente della Federazione nazionale dell’ordine dei medici, Filippo Anelli, sarà presentato mercoledì 16 ottobre alle 16:30 presso la Federazione nazionale della stampa in via Botteghe Oscure 54 a Roma. Con l’autore e il presidente Anelli dialogherà la giornalista Carla Massi.
“Li abbiamo chiamati eroi – si legge nella sinossi – ma ce ne siamo dimenticati presto. Come se il Covid non abbia insegnato nulla, quando in realtà la pandemia ha messo a nudo le carenze del sistema sanitario, la mancata programmazione ed esaltato il ruolo di tutti i medici che sono stati in prima linea. Li abbiamo chiamati eroi, ma continuiamo ad aggredirli e non solo fisicamente. C’è chi ci ha rimesso la vita, è vero, chi ha subito violenza sessuale, chi è stato picchiato o si è trovato di fronte una pistola. Poi ci sono coloro che quelle carenze le hanno denunciate e per questo sono stati messi da parte e inutilizzati (ma non c’è carenza di medici?) e coloro che passeranno il resto della vita in tribunale per difendersi da accuse spesso infondate o maxi-richieste di risarcimento. Raccontiamo le loro storie: volevano solo fare i medici”.