Alla Roma servirà un nuovo allenatore, dopo la decisione arrivata ieri pomeriggio di esonerare Ivan Juric, dopo appena due mesi di permanenza sulla panchina giallorossa. La decisione era nell’aria da giorni, con l’attesa per un arrivo imminente dei Friedkin nella capitale, ma la situazione è precipitata dopo l’ennesima sconfitta, quella casalinga col Bologna per 3-2, condita anche da una pesante contestazione del pubblico. La società ha deciso guardando alla classifica, che vede la Roma al 12esimo posto con 13 punti, in difficoltà anche in Europa League, e non avendo visto una vera reazione della squadra, con le ultime due sconfitte arrivate domenica scorsa a Verona e ieri pomeriggio.
In una breve nota, la As Roma ha ringraziato il tecnico per il “duro lavoro” svolto nelle ultime settimane, annunciando che il nome dell’allenatore arriverà nei prossimi giorni. Chi arriverà sarà il quarto mister dei giallorossi nell’anno solare 2024, dopo José Mourinho, esonerato a metà gennaio, Daniele De Rossi, mandato via il 18 settembre e lo stesso Juric.
Il direttore sportivo della Roma Florent Ghisolfi ha spiegato la scelta: “Ivan ha un tipo di calcio molto ambizioso sotto l’aspetto fisico e atletico, è arrivato in una situazione difficile ma è stato super professionale. È il momento di assumerci anche noi le nostre responsabilità e chiediamo scusa ai tifosi”, ha aggiunto il Ds. Ora ci sarà qualche giorno di attesa, complice la sosta di due settimane per le nazionali, per la scelta del nuovo mister, che potrebbe essere affidata dai Friedkin ad un’agenzia di casting, con la possibilità concreta che arrivi un allenatore straniero. In questo caso i favoriti sarebbero l’ex campione del Chelsea Frank Lampard e Edin Terzic, finalista di Champions nella scorsa stagione col Borussia Dortmund.
Tra gli italiani, in pole position secondo radio mercato l’ex Ct della nazionale azzurra, Roberto Mancini, reduce da un esonero in Arabia Saudita, e poi l’affascinante ipotesi di un ritorno di Claudio Ranieri: tra i papabili, anche l’ex allenatore della Lazio, Maurizio Sarri e Massimiliano Allegri, ex Juve, con cui ha vinto cinque scudetti consecutivi. Ora l’attesa dei tifosi, che visti i precedenti non saranno sicuramente disponibili ad accettare una soluzione di basso profilo.
