di Sonia Federico
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in questi giorni ha fornito alcune importanti anticipazioni relative alle nuove Indicazioni Nazionali per il primo ciclo di istruzione.
In particolare, ha messo in evidenza l’importanza di coniugare tradizione e innovazione in modo da preparare al meglio gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado al futuro.
Le nuove Indicazioni Nazionali, una volta completata la fase di confronto con esperti e operatori scolastici, dovrebbero entrare in vigore a partire dall’anno scolastico 2026-2027.
Tra le novità più rilevanti previste dalle nuove linee guida del MIM spicca l’eliminazione dell’insegnamento della Geostoria nelle scuole superiori, con l’introduzione di un nuovo approccio alla storia.
L’obiettivo è quello di rendere lo studio della storia più comprensibile al fine di favorire una comprensione diretta degli eventi e delle dinamiche che hanno caratterizzato la nostra società negli anni.
Nella scuola primaria l’insegnamento, tratterà anche, lo studio del nostro patrimonio storico.
Un altro cambiamento significativo è rappresentato dalla reintroduzione, seppur facoltativa, dello studio del Latino nelle scuole medie a partire dalla seconda classe.
La scelta del Ministero dell’Istruzione e del Merito punta a valorizzare il patrimonio linguistico e culturale italiano e al rafforzamento del legame tra la lingua madre e le radici classiche condivise a livello europeo.
Non si tratta, tuttavia, di una novità assoluta: il Latino era già presente nei programmi delle scuole medie durante il secondo dopoguerra, ma la sua obbligatorietà fu eliminata negli anni Settanta.
Inoltre, sarà data maggior attenzione alle materie umanistiche e artistiche.
Il Ministro, ha ribadito la necessità di inserire queste discipline in modo più significativo nei programmi scolastici, per garantire un’educazione più completa e stimolante.