Sono otto i destinatati delle nuove misure cautelari emesse dal gip del tribunale di Roma Francesco Patrone su richiesta della Direzione distrettuale Antimafia, nell’ambito di una seconda indagine sulla mafia ad Aprilia, considerata la naturale prosecuzione dell’inchiesta “Assedio‘ che aveva portato lo scorso luglio a 25 arresti. Tra i destinatari di un arresto in carcere ci sono personaggi già colpiti dalla prima ordinanza. In particolare Patrizio Forniti, ritenuto il vertice dell’organizzazione, sfuggito in realtà alla cattura anche questa volta e tuttora latitante. Insieme a lui Luca De Luca, 68 anni, originario di Nepi; Marco Antolini, 56enne di Albano e Luigi Morra, apriliano di 64 anni, entrambi già arrestati nell’operazione precedenti come pure Nabil Salami, 36enne nato a Cori. Destinatari della nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere anche Antonio Morra, 37enne di Aprilia. Ai domiciliari invece Giuseppe Carannante, classe 1964, di Anzio, e Andrea Sulthan Mohamed, 39enne di Aprilia.
Inoltre, il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Latina, guidato dal tenente colonnello Antonio De Lise, insieme la Squadra Mobile della Questura di Latina, guidata dal dirigente Gugliemo Battisti, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di due società (impegnate nel settore della ristorazione e dei profilati plastici) tra Latina e Aprilia), riconducibili agli indagati. Tra i sequestri eseguiti da Polizia e Carabinieri spicca il noto ristorante “Giovannino” che si trova a Foce Verde, lungomare di Latina.
Gli arrestati di oggi, sono gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso e concorso nei reati di estorsione, detenzione e porto abusivo di armi, intestazione fittizia di imprese, partecipazioni o cariche sociali.