Sanità, approvato l’ordine del giorno congiunto per ospedale e servizi territoriali
I consigli comunali di Anzio e Nettuno, riuniti in forma congiunta, hanno approvato all’unanimità l’ordine del giorno che dà mandato ai sindaci di chiedere la convocazione della conferenza locale sulla sanità e al tempo stesso di avviare il confronto con la Regione Lazio e la Asl Roma 6 relativamente a una serie di criticità emerse di recente e sottolineate durante il dibattito in aula.
“Il confronto con la Regione è stato aperto già in occasione dell’inaugurazione del punto nascita di Velletri e andrà avanti – hanno detto il sindaco di Anzio, Aurelio Lo Fazio e quello di Nettuno, Nicola Burrini – ringraziamo i consiglieri comunali per il dibattito di oggi, ribadiamo che non ci sono questioni di campanile ma sui servizi per la salute della popolazione saremo sempre in prima fila. Non possiamo correre il rischio che venga depotenziato l’ospedale ‘Riuniti’ che ha un’utenza di oltre 110.000 abitanti ed è il punto di riferimento per il litorale sud della Città Metropolitana di Roma. Non possiamo dire ai turisti che d’estate scelgono queste città, portando le presenze a triplicare, che rischiano di non avere l’assistenza dovuta. Ci sono criticità indicate nell’ordine del giorno – hanno aggiunto i sindaci – sulle quali immediatamente vedremo i vertici di Asl e Regione per evitare difficoltà ai cittadini. Siamo certi – hanno concluso – che si troveranno delle soluzioni per l’ospedale e per la medicina di prossimità”.
Ordine del giorno approvato
I Consigli Comunali di Anzio e Nettuno
Premesso che
– l’ospedale “Riuniti” Anzio-Nettuno serve un’utenza di 110.000 abitanti;
– le due località sono di forte richiamo turistico;
– la struttura ospedaliera è da considerarsi come riferimento di tutto il litorale sud dell’area metropolitana e di conseguenza la popolazione in estate, tra residenti e turisti, supera le 400.000 unità;
Considerato che
– le recenti scelte della Regione Lazio e della Asl Rm6 penalizzano fortemente l’ospedale, sede di Dea di I livello; in particolare la chiusura del punto nascita, stabilita con la programmazione della rete ospedaliera 2024/2026 (delibera di giunta regionale 869/2023), è avvenuta in aperto contrasto con quanto indicato nel piano integrato di attività e organizzazione della Asl Roma 6 che prevedeva di reclutare pediatri, neonatologi, ginecologi e ostetriche proprio per l’ospedale “Riuniti”; inoltre la medesima chiusura è stabilita nell’atto aziendale approvato dalla conferenza dei sindaci il 3 luglio 2024 quando entrambe le città erano guidate da una commissione straordinaria, nonostante risulti dal verbale che erano state espresse criticità da parte delle amministrazioni straordinarie rispetto alle prospettive per il “Riuniti”, la conferenza non ne ha tenuto conto;
Ritenuto che – persistono evidenti difficoltà anche per altri reparti e servizi dell’ospedale “Riuniti”, che si acuiranno con l’imminente stagione estiva e in tal senso si deve tenere conto di alcune priorità relative al personale e alle strutture, prima fra tutte il pronto soccorso che deve prevedere anche quello pediatrico;
– si registrano preoccupanti carenze relative ai medici, al punto che da gennaio la ginecologia ha solo un medico strutturato che opera; (gli altri sono libero professionisti o non idonei alla chirurgia), analogo problema vi è per la pediatria; inoltre c’è un solo medico per il day hospital di oncologia, inoltre quello di Anzio-Nettuno è l’unico day hospital sprovvisto di supporto psicologico, dopo il trasferimento dell’unità in servizio presso l’ospedale dei Castelli;
– i servizi di ortopedia e radiologia versano in gravi difficoltà e sono essenziali per un servizio di pronto soccorso che, altrimenti, rischia la paralisi;
– il day hospital di oncologia è riservato al trattamento solo di alcuni tumori e vede la sua attività ridursi progressivamente con gravissimo nocumento per i pazienti oncologici;
Atteso che
– le previsioni che autorizzano reparti di urologia, nefrologia e neuropsichiatria infantile sono state finora completamente disattese e non sembra previsto a breve incremento di posti letto;
– non è stato mantenuto l’impegno assunto dalla Asl nel 2019 attraverso rassicurazioni sulle carenze del “Riuniti” emerse durante il consiglio comunale congiunto del 26 settembre di quell’anno;
– sono rimasti altresì disattesi gli impegni assunti dalla Asl nel protocollo d’intesa del 2020 con il quale si disponeva il potenziamento del pronto soccorso;
Considerato che – hanno necessità di immediato rilancio i reparti e servizi di ortopedia, ginecologia, pediatria, endoscopia digestiva (che non ha medici assegnati ma è servito da giovani specialisti di OdC a rotazione solo per attività ordinaria e non urgente), day hospital oncologico, day hospital di neuropsichiatria infantile e geriatria
– l’unità operativa di otorino non è più presente nella programmazione regionale;
– il numero dei radiologi è tale che il reparto, fondamentale per tutte le attività ospedaliere, può funzionare solo con il supporto a rotazione di medici dell’ospedale dei castelli e molte attività (mammografia, ecografia) sono ridotte al minimo con lunghe liste di attesa;
– il numero limitato di radiologi incide anche sull’aumento dei tempi di attesa in pronto soccorso;
– esistono priorità relative ai lavori per le strutture come l’ampliamento del pronto soccorso, l’incremento dei posti letto, le opere necessarie per la cardiologia, la nefrologia e l’urologia, la riapertura della terapia intensiva;
– è possibile realizzare progetti tipo centro per codici verdi con il coinvolgimento dei medici di base o di accoglienza in pronto soccorso, prendendo spunto da analoghe iniziative di aziende sanitarie già realizzate a Bologna, in Toscana e in Puglia;
– è urgente un’intesa per consentire di realizzare presso l’ospedale militare il previsto hospice pubblico;
– occorre una precisa indicazione rispetto alla presa in carico dei cittadini anche sul territorio, attraverso la cosiddetta medicina di prossimità;
Ricordato che
– nel novembre 2024 il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato all’unanimità un ordine del giorno inteso alla riattivazione ed alla implementazione del punto nascita di Anzio Nettuno;
Deliberano
di dare mandato ai sindaci di Anzio e Nettuno- di farsi parte attiva con la Regione Lazio affinché l’ordine del giorno del novembre 2024 non venga disatteso;
– di chiedere la convocazione della conferenza locale sulla sanità per la revisione dell’atto aziendale anche in riferimento al punto nascita;
– di avviare un immediato confronto con la Asl Roma6 relativamente alle criticità segnalate in questo ordine del giorno, affinché possano essere individuate soluzioni nel breve periodo e per verificare tutte le reali iniziative messe in atto per consentire la “presa in carico” dei cittadini e migliorare quindi la medicina di prossimità;
– promuovere un tavolo tecnico tra Comuni, Asl e Agenzia della Difesa per la realizzazione dell’hospice pubblico presso l’ospedale militare sito in Anzio
– di ricevere le istanze delle categorie dei settori
– di impegnare i sindaci a riferire nel prossimo Consiglio Comunale utile successive all’interlocuzioni
– istruire un tavolo di lavoro tra Regione Lazio, ASL Roma 6 e i Sindaci di Anzio e Nettuno per verificare periodicamente l’adempimento di un cronoprogramma per il rilancio dell’Ospedale Riuniti Anzio Nettuno
– di impegnare le Presidenze delle Commissioni Consiliari Permanenti competenti sulla materia Sanitaria a convocarle periodicamente in seduta congiunta
– a sollecitare l’attuazione immediata della programmazione della rete ospedaliera che prevede attualmente 131 posti letto in acuto, 34 posti in day Surgery, 4 posti di day hospital e 15 posti letto per la riabilitazione, e nel contempo ribadire il rispetto del DGR 869 del 7/12/2023 dal punto di vista organico e strutturale e di richiedere la riprogrammazione dell’ultimo piano aziendale
– di far riconoscere l’ospedale di Anzio Nettuno sede disagiata e pertanto sollecitare l’indizione di nuovi concorsi
– di far attuare puntualmente il cronoprogramma di consegna dei lavori per le sale operatorie