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Accorpamento e/o dimensionamento scolastico degli Istituti Bianchini e Filosi di Terracina, “Tesori del Circeo” scrive a Mattarella e Meloni

La lettera inviata dall’Associazione Tesori del Circeo

Oggetto: Richiesta di deroga e modifica della legge sull’accorpamento e/o dimensionamento scolastico – Terracina ( Istituto Bianchini e Filosi)

Spett.le Presidente della Repubblica,

Spett.le Presidente del Consiglio dei Ministri,

Spett.le Presidente della Regione Lazio,

Io sottoscritta Capponi Francesca Alessandra, Presidente e rappresentante dell’associazione “Tesori del Circeo”, mi rivolgo a voi per esporre una problematica urgente che riguarda il dimensionamento scolastico nel basso Lazio e richiedere un intervento risolutivo.

Come noto, il dimensionamento scolastico previsto dal piano della Regione Lazio, in linea con le indicazioni nazionali, impone un numero minimo di alunni per il mantenimento dell’autonomia degli istituti: 400 per le scuole di montagna e 600 per le altre zone. Tuttavia, tali soglie non tengono conto delle peculiarità demografiche del nostro territorio, caratterizzato da una bassa densità di popolazione e una vasta estensione territoriale.

La conformazione del territorio rende difficoltoso raggiungere i numeri richiesti, ma la presenza delle scuole, anche con un numero di alunni inferiore, rimane fondamentale per il sostegno delle comunità locali, soprattutto in aree svantaggiate e con scarsa presenza di Offerta Formativa . Il dirigente scolastico, figura di riferimento didattico e organizzativo, deve operare in un’istituzione omogenea e coerente con il territorio.

L’accorpamento degli istituti che non raggiungono i requisiti minimi comporta la perdita dell’autonomia, con la conseguente soppressione della figura del preside, del DSGA e di una serie di attività fondamentali per il buon funzionamento della scuola. Si rischia di impoverire il territorio a fronte di un risparmio economico limitato.

La comunità scolastica ha bisogno di riconoscersi nel proprio territorio. Gli agglomerati scolastici creati da accorpamenti burocratici generano diffidenza, non identità. La Regione Lazio deve farsi promotrice di un’azione per arrestare il declino della scuola pubblica, causato da un processo di dimensionamento che è il risultato di un taglio pianificato all’istruzione.

In un’ottica costruttiva, chiediamo che venga istituito un tavolo tecnico con la Regione Lazio e l’Ufficio Scolastico Regionale per definire una deroga alla legge attuale, che tenga conto delle specificità del territorio. Questi Istituti sono frequentati da studenti che provengono da molti e non Comuni limitrofi. La questione deve essere affrontata non solo a livello regionale, ma anche nazionale, per una modifica della legge che consideri le diverse realtà italiane.

La scuola, al pari della sanità, è un servizio essenziale che non può essere soggetto a meri calcoli matematici. Lo Stato ha il dovere di garantire a tutti i cittadini il diritto allo studio. È auspicabile che le istituzioni, a tutti i livelli, ascoltino le osservazioni e si giunga a una nuova regolamentazione dell’accorpamento scolastico.

Confidando in un Vostro sollecito intervento, porgo cordiali saluti.

Firma

Capponi Francesca Alessandra

Associazione “Tesori del Circeo”

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