“Grazie a questa decisione del TAR è arrivato il momento di fare chiarezza sulle elezioni amministrative del Comune di Anzio, tenutesi il 17 e il 18 novembre dello scorso anno.
Sono state contestate delle irregolarità nei verbali di numerose sezioni elettorali ed il Tribunale, rilevando “diffuse incongruenze” nei verbali ha disposto un’istruttoria affidata al Prefetto di Roma per verificare tali incongruenze.
È importante notare che i giudici del TAR hanno evidenziato preoccupazioni per “diffuse incongruenze” che potrebbero nascondere “un’oggettiva grave illegittimità dello svolgimento delle operazioni di voto”, menzionando anche il possibile utilizzo del meccanismo della “scheda ballerina” (una pratica fraudolenta). Questo suggerisce che il Tribunale consideri la questione potenzialmente seria.
È arrivato il momento di chiarire come sia possibile che un Sindaco governi una città con solo il 17% dei voti. Un sindaco che ha avuto accesso al ballottaggio per soli 28 voti e ha promesso e spartito assessorati (e un superassessorato) per non incappare in ricorsi da parte dei suoi attuali alleati. La giustizia segue sempre il suo corso”.
