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Anzio. Inquinamento elettromagnetico delle antenne: l’impegno del M5S

Nell’ultimo consiglio comunale il M5S ha votato a favore dell’odg proposto dalla minoranza con il quale si è chiesto l’impegno del sindaco e della giunta a mettere in atto le azioni necessarie per chiedere alla Asl e all’ARPA Lazio uno studio epidemiologico del nostro territorio, volto a comprendere se la presenza di tante antenne telefoniche possa compromettere la salute dei cittadini.

Il M5S fin dalle sue origini ha considerato le reti di connessione come un elemento indispensabile di democrazia e di uguaglianza dei cittadini (una delle cinque stelle rappresenta appunto la connettività) ma nello stesso tempo ha sempre dimostrato grande attenzione ai possibili danni per la salute dei campi elettromagnetici e in generale dell’inquinamento ambientale.

In consiglio comunale i nostri consiglieri hanno ricordato che già diversi anni fa il M5S di Anzio aveva presentato un emendamento al regolamento antenne – approvato all’unanimità ma mai attuato – che prevede che il comune pubblichi annualmente sul sito istituzionale i dati relativi ai valori di inquinamento elettromagnetico, rilevati da organismi o operatori abilitati e certificati a tale compito e individuati dall’Ente.

Inoltre era stato chiesto di provvedere alla stesura del cosiddetto piano antenne, il quale non impedisce la nascita di nuovi impianti telefonici, oggi considerati per legge infrastrutture primarie strategiche, ma può essere uno strumento efficace per regolamentare e gestire le installazioni specie nei luoghi sensibili.

Chi oggi è in opposizione ha evidentemente memoria corta, dimenticando di essere stato in maggioranza e avere ignorato tali proposte: oggi avremmo potuto essere un passo più avanti anziché iniziare da zero.

È stato inoltre sottolineato come qualsiasi studio epidemiologico debba passare per dati che dovrebbero essere forniti dal registro dei tumori regionale, fortemente voluto dal M5S in Regione Lazio con proposta di legge regionale fin dal 2013 , oggi esistente ma aggiornato solo fino al 2020.

È necessario quindi uno sforzo delle forze politiche fuori dal proprio confine partitico, per chiedere non solo indagini epidemiologiche, che ben vengano, ma dati aggiornati e in trasparenza delle patologie principali che colpiscono i cittadini del nostro territorio.

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