La relazione della commissione prefettizia rivela le motivazioni: infiltrazioni mafiose hanno compromesso appalti e assunzioni, occupando i settori chiave dell’amministrazione
Il Comune di Aprilia è stato sciolto per infiltrazioni mafiose il mese scorso, dopo l’operazione Assedio che il 3 luglio scorso ha portato all’arresto di 23 persone, tra cui l’allora sindaco Lanfranco Principi.
La Commissione istituita dal prefetto Vittoria Ciaramella ha documentato in una relazione come la criminalità organizzata abbia occupato i settori nevralgici dell’amministrazione comunale. Il clan mafioso ha scelto candidati, indirizzato appalti, pilotato procedure e insediato propri uomini di fiducia nei gangli nevralgici del potere amministrativo.
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha certificato l’ingerenza della criminalità organizzata che compromette la libera determinazione e l’imparzialità dell’amministrazione locale. La Commissione ha rilevato che la criminalità organizzata ha influenzato scelte urbanistiche, ottenuto autorizzazioni e assegnazioni pubbliche e utilizzato la cosa pubblica per propri fini.
Fonte rainews