L’Istituto Comprensivo Ardea 3 celebra la Giornata della Legalità con due giornate dedicate alla riflessione sui valori della legalità e del rispetto delle Istituzioni, come pilastri di una società civile e democratica.
Il 22 maggio, nella prima delle due giornate, si è svolto l’incontro intitolato “La legalità tra i giovani: sfida e opportunità nella società odierna”, un momento di intensa partecipazione che ha coinvolto gli alunni delle classi quinte della scuola primaria e delle seconde e terze della scuola secondaria di primo grado.
All’iniziativa hanno partecipato due giornalisti della rete “No Bavaglio”, Claudio Pelagallo e Linda Di Benedetto, che con parole semplici e coinvolgenti hanno raccontato ai ragazzi il valore della legalità, della libertà d’informazione e dell’impegno civile, attraverso le storie di chi ha lottato contro la mafia e l’ingiustizia, pagando anche con la vita: Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Peppino Impastato, simboli di una giustizia che non si piega.
L’incontro ha assunto un tono ancora più sentito grazie alla proiezione di un video realizzato dagli studenti, con il supporto delle professoresse Donata Marcelli e Sara Zorzino, per ricordare le vittime di mafia. Un video commovente e consapevole, che ha saputo trasformare la memoria in testimonianza viva, esprimendo l’impegno dei ragazzi a non dimenticare.
Nel corso della giornata, gli studenti hanno posto domande vere e coraggiose, come: “Perché la mafia esiste ancora?”
Un interrogativo che ha aperto un dialogo sincero tra ragazzi e giornalisti, capace di toccare le radici profonde dell’illegalità e la necessità di una presa di coscienza individuale e collettiva.
“La mafia esiste quando le persone si voltano dall’altra parte, quando si perde il senso della dignità e si accetta il silenzio come regola – ha risposto uno dei giornalisti – Ma ogni volta che voi dite la verità, ogni volta che aiutate un compagno o denunciate un’ingiustizia, state già combattendo.”
A rendere ancora più significativo il percorso della scuola verso la legalità, all’interno dell’Istituto erano visibili due opere simboliche realizzate dagli stessi alunni sotto la guida della professoressa Emanuela Rossi: un murales contro il bullismo, segno concreto dell’impegno contro ogni forma di violenza e un grande disegno dell’Albero della Giustizia, dove ogni ramo porta con sé un valore fondante: libertà, dignità, correttezza, onestà, rispetto, verità, coraggio.
I giornalisti hanno voluto esprimere un forte elogio all’Istituto, agli insegnanti e agli studenti, sottolineando il valore autentico dell’esperienza:
“In questa scuola si respira educazione alla legalità vera, che non è fatta solo di parole ma di gesti, di impegno quotidiano. Qui la memoria non è retorica: è seme. E lo state facendo germogliare con cura, ogni giorno.”
La scuola, oggi più che mai, è il primo presidio di giustizia e coscienza civile. Luogo dove si coltivano il pensiero critico, la responsabilità, il senso del giusto. E dove la memoria delle stragi, delle lotte e dei sacrifici si trasforma in azione viva, consapevole, condivisa.
L’Istituto Comprensivo Ardea 3, con questo percorso, dimostra come sia possibile parlare di legalità ai più giovani con linguaggi adatti, ma senza sconti. Con emozione, ma anche con chiarezza e determinazione.
Il 23 maggio, seconda giornata del progetto, sarà dedicata alla commemorazione della strage di Capaci e alla condivisione dei lavori svolti dai ragazzi. Alla cerimonia saranno presenti una rappresentanza dell’Esercito, dei Carabinieri, l’Assessore ai Servizi educativi del Comune di Ardea Francesca La Pietra , il Consigliere comunale Antonella Cofano, la Dirigente Scolastica prof.ssa Antonella Ciarbelli e la coordinatrice del progetto prof.ssa Tiziana Vicario.
Educare alla legalità significa, oggi più che mai, coltivare il futuro.