Bella cerimonia toccante e coinvolgente questa mattina nella giornata per la legalità, che cade nel giorno della strage di Capaci in cui perse la vita il giudice Falcone, la moglie Francesca Morvillo, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
L’appuntamento nei Giardini dedicati a Falcone e Borsellino, in via Gramsci, con la partecipazione delle autorità civili e militari, le associazioni combattentistiche e gli alunni della scuola Santa Lucia Filippini, che in trenta hanno letto frasi significative delle vittime della mafia e composto parole sulla giustizia innalzando i cartelli. Dopo la deposizione di una corona commemorativa, l’intervento del sindaco Nicola Burrini che ha sottolineato l’importanza della memoria per continuare l’impegno di chi ha perso la vita per difendere la legalità. A ricordare Peppino Impastato, giornalista e attivista ucciso dalla mafia, Claudio Pelagallo giornalista della Rete Nobavaglio. Emozionanti le esibizioni canore di Lorenzo Russo e Francesca Redavid ( coi i brani Pensa di Fabrizio Moro e I Cento passi dei Modena City Ramblers) i due giovani artisti hanno ricevuto una pergamena di ringraziamento consegnata loro dal presidente del Consiglio comunale Roberto Alicandri. Tanti applausi anche per Suor Franca dell’istituto Santa Lucia Filippini per l’entusiasmo con cui ha guidato i giovani alunni.
Foto di Americo Salvatori e Graziella Nobile
Ecco il discorso del Sindaco di Nettuno per la cerimonia di commemorazione di questa mattina in memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
“Giovanni Falcone lavorava con perfetta coscienza che la forza del male, la Mafia, lo avrebbe un giorno ucciso. Francesca Morvillo stava accanto al suo uomo con perfetta coscienza che avrebbe condiviso la sua morte. Gli uomini della scorta proteggevano Falcone con perfetta coscienza che sarebbero stati partecipi della sua sorte.
Perché non è fuggito; perché ha accettato questa tremenda situazione; perché non si è turbato; perché è stato sempre pronto a rispondere a chiunque della speranza che era in lui? PER AMORE!
La sua vita è stata un atto d’amore”. Amore per la Sicilia, per l’Italia e per la giustizia.
Con queste parole Paolo Borsellino ha ricordato Falcone dopo il drammatico attentato e con queste parole noi oggi ricordiamo entrambi.
La giustizia è un atto di amore, per se stessi e per la propria città, la propria famiglia, la vita civile.
La lotta che ognuno di noi deve portare avanti ogni giorno riguarda ogni aspetto della vita: l’istruzione e la cultura che sono essenziali e ci rendono liberi e partecipi, la difesa dell’ambiente che ci rende persone civili e responsabili, l’impegno nel lavoro e nel sociale che ci rende le persone che siamo.
La cosa che Falcone e Borsellino hanno capito prima degli altri, prima di chi facendo qualunquismo dice: sono tutti uguali, è che la maggioranza delle persone facevano e fanno il tifo per loro, per la giustizia, per una vita migliore per tutti. Anche noi ci crediamo e siamo qui per questo: portiamo avanti oggi il loro messaggio e siamo convinti che il bene e il giusto siano più forti del crimine, dell’ingiustizia e dell’indifferenza. Anche noi siamo qui oggi per amore. Amore per Nettuno, per la giustizia e la cultura, amore e memoria per chi non ha arretrato di un passo per difendere l’ideale di un futuro migliore per tutti. Questo il messaggio che ci hanno lasciato Falcone e Borsellino e che noi abbiamo il dovere di trasmettere ai ragazzi che sono la nostra migliore speranza per un futuro in cui ogni crimine, ne siamo certi, sarà sconfitto.
Il Sindaco di Nettuno