Pomezia, 1 luglio 2025 – Il Consiglio comunale della Città di Pomezia ha approvato nella seduta del 25 giugno, la delibera – promossa dall’Unione dei Comitati contro l’inceneritore – che chiede il riconoscimento dell’area di Santa Palomba come zona a elevato rischio di crisi ambientale, sulla base dell’elevata concentrazione di stabilimenti a rischio di incidente rilevante.
“Una delibera che riconosce la criticità ambientale dell’area di Santa Palomba e la necessità di tutelare la salute dei cittadini e la sicurezza del territorio – dichiara il Sindaco di Pomezia, Veronica Felici -; un passo che va nella direzione di ribadire il no all’ecomostro di Santa Palomba, voluto da Roma e Città Metropolitana.
Una struttura che, infatti, andrebbe a gravare sul nostro territorio per tanti aspetti, compreso quello del consumo idrico: ancora non è chiaro dove verranno prese le tonnellate di acqua che serviranno al funzionamento dell’inceneritore; fatto che si aggiunge alla totale mancanza di trasparenza dell’intero progetto dell’inceneritore rispetto alle ricadute sul territorio e i suoi abitanti in termini di impatto ambientale ed di salute. Del problema dell’approvvigionamento idrico dell’inceneritore l’abbiamo affrontato anche, nelle scorse settimane, in Commissione Ambiente della Regione Lazio.
Una questione che diventa sempre più scottante, soprattutto in questo periodo durante il quale il nostro Comune sta vivendo una sofferenza dal punto di vista del servizio di fornitura dell’acqua. Vi lascio immaginare cosa significherebbe, in aggiunta, avere un inceneritore che risucchia tonnellate di acqua!
Come Sindaci dei territori coinvolti, insieme ai comitati, alle associazioni locali e ai cittadini, è da tempo che denunciamo la mancanza di una valutazione di impatto cumulativo seria, e la totale assenza di confronto con chi il territorio lo vive e lo governa. Le criticità ambientali e sanitarie non possono essere ignorate, vanno garantite trasparenza e coinvolgimento delle comunità locali nelle decisioni che riguardano il loro futuro.
L’approvazione della delibera da parte del Consiglio comunale è un atto di responsabilità e di tutela. Ora, siamo certi, che la Regione Lazio darà seguito a questa richiesta, avviando le procedure per il riconoscimento formale dell’area come zona a rischio ambientale, con tutte le misure di prevenzione e controllo che ne conseguono.
La delibera verrà anche presentata il prossimo 14 luglio a Marino (ore 18.00 piazza Sciotti S.M.Mole) in un’assemblea pubblica alla quale prenderò parte assieme ai sindaci dei territori interessati dall’inceneritore di Santa Palomba, in collaborazione con l’Unione dei Comitati contro l’Inceneritore” conclude Felici.