Organizzato dal Circolo ARCI Itaca nell’ambito di “Renascentia”, il programma di iniziative culturali dell’estate 2025 del Comune di Nettuno, si è tenuta, sabato 12 luglio, la presentazione dell’utimo libro di Paola Caridi: “Il gelso di Gerusalemme”.
La sala consiliare del Comune di Nettuno, che ha ospitato l’evento, si è riempita di cittadine e cittadini, tra cui molti giovani e rappresentanti del mondo associativo, a partire dalle tre Organizzazioni che in questi mesi hanno maggiormente collaborato con ARCI Itaca: Legambiente, ANPI e Rete No Bavaglio.
Dedicato al ricordo di Alì Rashid, dirigente palestinese di nazionalità italiana scomparso lo scorso 14 maggio, l’incontro è stato introdotto da un video in cui, lo stesso Alì, racconta la sua storia di profugo, prima in Giordania e poi in Italia, dove si è laureato ed ha vissuto con la mente sempre rivolta al villaggio di Lifta dove non ha avuto neanche la sorte di nascere e dove erano quegli ulivi ad ognuno dei quali il nonno aveva dato un soprannome.
Dopo l’intervento di saluto del Presidente del Consiglio Comunale Roberto Alicandri e l’introduzione dell’Assessore alla cultura Roberto Imperato, l’autrice ha interloquito con Pasqualina Napoletano, già Deputata Europea, ripercorrendo, attraverso gli alberi, i veri protagonisti del racconto, una storia, quella della Palestina e del Medio- Oriente, drammaticamente attuale.
Dal gelso capitozzato di un quartiere di Gerusalemme, ai sicomori di Gaza, passando per gli aranci della varietà Shamouti di Giaffa, all’esercito di pini che ha coperto i villaggi palestinesi evacuati, al dramma derivante dalla coltura estensiva dei gelsi sul Monte Libano, agli ulivi di Betlemme isolati dal muro; la storia umana si intreccia, nel bene e nel male, con quella degli alberi di cui, questi ultimi sono testimoni meno muti di quanto possiamo immaginare.
Significativi gli interventi di due giovani donne: Chiara Maraheel, italiana di origine palestinese e Aya Ashour, di Gaza, che, dopo molte traversie, è da poche settimane visiting researcher all’Università per Stranieri di Siena.
Insomma, un incontro in cui il gelso e gli altri alberi del racconto originale e inedito di Paola Caridi, insieme agli ulivi di Alì Rashid, ci hanno parlato della storia infausta del popolo palestinese ma anche del genocidio che si sta perpetrando nei nostri tempi e sotto i nostri occhi.