Scuola superiore, la maggioranza abbandona l’aula: quando la politica perde il senso delle istituzioni
Ieri pomeriggio ad Ardea si è consumata una pagina davvero amara per chi crede nella politica come servizio. La mozione presentata dal gruppo Ardea Domani per chiedere al Comune di attivarsi con decisione e sollecitare l’avvio dei lavori della prima scuola superiore cittadina non è stata nemmeno discussa.
I consiglieri e le consigliere di maggioranza, infatti, hanno abbandonato l’aula al momento del confronto. Un gesto grave, che racconta una totale mancanza di senso istituzionale. Anziché confrontarsi — magari modificando il testo, migliorandolo, integrandolo — hanno preferito evitare il dibattito. Perché? Perché temono di non potersi “intestare” un’opera che, com’è noto, non sarà realizzata dal Comune, ma da Città Metropolitana di Roma Capitale.
Questa è la politica ridotta a piccolo teatro di interessi e gelosie. È l’infantilismo istituzionale di chi, pur di non riconoscere il valore di una proposta, arriva a sacrificare un’opportunità storica per Ardea. Un modo sterile e dannoso di vivere la politica, che piega i bisogni della città alle logiche di partito.
È curioso che oggi qualcuno provi a rivendicare come proprio il merito di un’opera che la destra, pur avendo governato Ardea quasi ininterrottamente da trent’anni, non è mai riuscita nemmeno a mettere all’ordine del giorno. Neanche quando governava in Provincia. Oggi, finalmente, la possibilità è concreta: c’è un progetto esecutivo pronto, c’è un’area già disponibile, ci sono dichiarazioni chiare da parte della Città Metropolitana. Eppure la maggioranza non ha avuto il coraggio nemmeno di parlarne.
Ardea Domani continuerà a battersi perché la scuola superiore si realizzi davvero e nei tempi giusti. E continueremo a denunciare ogni volta che il bene comune viene sacrificato sull’altare della propaganda.