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Anzio, l’assessore Brignone: “sull’accordo AET affermazioni superficiali e pretestuose di Turano e De Angelis”

BRIGNONE: ALCUNE PRECISAZIONI SULL’ACCORDO CON AET

Sull’accordo con AET leggo affermazioni superficiali e pretestuose, scritte da chi o non ha letto gli atti o li sta strumentalizzando all’inverosimile, come il gruppo politico del Consigliere Turano e l’ex Sindaco De Angelis. Ben venga il dibattito politico e le relative critiche, ma non si possono dare informazioni approssimative o peggio false ai cittadini. Ritengo doveroso pertanto ribadire alcuni aspetti già specificati in Consiglio Comunale.

1. La questione di metodo posta dal Consigliere Turano: gli atti sono stati condivisi con i consiglieri nei tempi stabiliti dalla legge e dai regolamenti. Prima del Consiglio è stata fatta una Capigruppo e una Commissione congiunta bilancio e ambiente, alla presenza del sottoscritto, dell’Assessore al Bilancio e dei 2 Dirigenti interessati. Alla delibera è stato allegato il parere dei revisori e la relazione del Dirigente. Il parere dell’avvocato, che non costituisce allegato alla delibera, è stato richiamato nel testo e reso disponibile ai consiglieri.

2. Le cifre: dei 2,65 milioni oltre 2 milioni sono indiscutibilmente e pacificamente dovuti ad AET, basta leggere gli atti! La cifra che di fatto si riconosce per l’accordo è di circa 600 mila euro, pari al 34% della cifra effettivamente contesa totale, ovvero 1,85 milioni, alla quale vanno aggiunti gli interessi moratori e le spese di lite in caso di soccombenza che insieme ammonterebbero ad altri 550 mila euro. Questi soldi inoltre erano tutti accantonati e non spendibili per altro! Non solo è scorretto dire che potevano essere utilizzati per altro, ma è vero praticamente il contrario: solo grazie a questa operazione è possibile svincolare queste somme da utilizzare in servizi per i cittadini.

3. L’operato della Commissione Straordinaria non è stato affatto ‘sconfessato’. Tutta la questione è stata seguita insieme agli avvocati incaricati direttamente nel periodo commissariale. Nell’accordo le parti non riconoscono la fondatezza delle altrui ragioni, ma condividono la necessità di sbloccare una situazione dannosa per tutti, cittadini in primis. Grazie a questo accordo è stato possibile adeguare il Contratto allo schema ARERA, redatto secondo le indicazioni e con il supporto dell’avvocato nominato dalla Commissione, e che apre la strada al nuovo progetto tecnico che si sta elaborando insieme ai progettisti incaricati sempre dalla Commissione straordinaria.

Altre 2 brevi precisazioni ritengo di doverle fare rispetto a quanto scritto dall’ex Sindaco: sui centri di raccolta non c’è nessun mistero, ci sono dei difetti progettuali e la totale assenza di manutenzione negli anni passati. Il risultato è che non rispettano i requisiti stabiliti dalla legge, in particolar modo in tema di trattamento delle acque di percolato che per legge sono considerabili acque industriali e come tali vanno trattate. Stiamo provvedendo e finalmente nei prossimi giorni riaprirà il centro a via Goldoni.

Mi lascia non poca amarezza, infine, l’affermazione su aree verdi e giardini: non una sola parola sui ripetuti attacchi che stiamo subendo agli impianti di irrigazione pubblici e che abbiamo denunciato, alle forze dell’ordine e pubblicamente. Ogni giorno continuiamo a rilevare manomissioni e danneggiamenti di natura oggettivamente dolosa e sistematica a cui dobbiamo correre dietro. Mi pare che la destra non abbia ancora compreso qual è stato il problema dello scioglimento: non le eventuali responsabilità penali personali, per le quali auguro a tutti il meglio, ma il gravissimo errore politico di aver anzitutto sottovalutato la presenza delle organizzazioni criminali sul territorio e ignorato il loro costante tentativo di influenzare l’attività politica e amministrativa.

 

 

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