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Nettuno, le considerazioni del consigliere Maggiore sul consiglio comunale

Considerazioni sul Consiglio Comunale di Nettuno del 16.09.2025

“Purtroppo, come Capogruppo della Lega in Consiglio Comunale di Nettuno, non sono riuscito a partecipare per motivi lavorativi e chiaramente me ne sono dispiaciuto. Ho visto in differita stasera il Consiglio Comunale e vorrei in qualche maniera permettermi di dare il mio contributo che avrei dato di presenza.

In merito ad Acqualatina, ho consegnato al mio sito l’emendamento che avrei presentato in Consiglio Comunale e che ho inviato oggi ai giornali locali nettunesi come il Granchio e In Libera Uscita. Chi vuole leggerlo può connettersi al mio sito www.danielemaggiore.it.

Vorrei invece proporre una mia riflessione su due fatti che sono avvenuti in Consiglio Comunale:

Vorrei dire all’ Avv. Sanetti, che finalmente ha ufficializzato il suo passaggio in maggioranza (che aspettavamo da mesi e che era chiaramente palese con voti sempre di più assertivi del suo gruppo nei confronti del sindaco-non della maggioranza-ma del sindaco) che noi che siamo la vera opposizione a questa maggioranza, non facciamo esercizi di propaganda, non facciamo sterili commenti e non diamo giudizi inutili come l’Avv. Sanetti ha detto. Ricordo

all’ Avv. Sanetti che l’opposizione svolge alcune funzioni fondamentali per il funzionamento della Democrazia (quella Democrazia che l’attuale maggioranza del Comune di Nettuno vorrebbe mettere da parte a favore della loro autocrazia) : a) il controllo sull’operato della maggioranza; b) il condizionamento e l’influenza sulle decisioni; c) la critica dell’indirizzo politico di chi governa, tutti punti fondamentali che in Democrazia sono fatti non per criticare, non per giudicare, ma per fare in modo che la Democrazia stessa sia reale, che la Democrazia sia un giusto punto nodale dell’ Amministrazione attuale.

Possiamo dire che l’opposizione è l’ingrediente interno che garantisce il funzionamento della Democrazia. Quello di oppositore è e deve essere un ruolo scomodo. È scomodo per gli altri perché l’oppositore dà “fastidio”, crea noie, scava nelle cose che i più vorrebbero lasciare nell’ombra, si insinua nelle contraddizioni, non è compiacente, non accetta compromessi. E vi posso dire che essere in opposizione non è un ruolo che mi piace, non perché io voglia vincere ma perché essere scomodi è faticoso, occorre documentarsi molto di più di chi va in aula solo per votare sì (perché l’unica cosa che deve dimostrare è la fedeltà), spesso si rischia l’isolamento e l’amarezza della sconfitta condita dallo spettacolo del veder gioire chi ha imposto la propria decisione per la mera forza dei numeri e non con la ragione delle idee.

L’oppositore non risponde al Consigliere Regionale di turno che si fa bello con la maggioranza favorendola, l’oppositore risponde a chi lo ha eletto. Chi lo ha eletto pretende da lui che continui a controllare, che continui a proporre, che continui ad informare all’esterno di ciò che avviene all’interno dell’Istituzione: senza questa preziosa attività di pungolo c’è regressione per la comunità e per gli stessi governanti che non hanno più nessun motivo per fare meglio. “Perché, quando il re è nudo non c’è più nessuno che almeno dica che il re è davvero nudo”.

Secondariamente vorrei permettermi di fare una riflessione sullo screzio di cui il Presidente del Consiglio Comunale è stato l’attore principale.

È bene chiarire subito che il Presidente del Consiglio comunale, nel suo ruolo Istituzionale, se è anche consigliere comunale, può votare e può esprimere la propria dichiarazione di voto a fine discussione su un argomento all’ordine del giorno, come farebbero gli altri capigruppo, e può intervenire per dichiarare e motivare la sua posizione. Questo, a noi dell’opposizione deve essere chiaro. Bisogna anche dire che, per buon senso, e per motivi di opportunità, è bene che egli sia super partes e che cerchi sempre di trovare un accordo e di non essere fonte di screzi vari.

La sua idea che Fratelli d’Italia non abbia fatto una cosa giusta abbandonando l’aula è nel suo pieno diritto dirla ma, permetta Dr. Alicandri, est modus in rebus, esiste una misura nelle cose. E adesso che mi permetto di giudicare il suo operato, è un giudizio personale, non mi attacchi platealmente come sempre fa poiché mi permetto di “giudicarla” come è successo altre volte, non avrebbe senso.

Come non ha senso, e finisco, la sua considerazione dell’Avv. Taurelli (che non ha bisogno della mia difesa) quando lei lo contesta dicendo che, invece di votare a favore della maggioranza, lui che rappresenta una lista civica di sinistra (?), si allea con Lega e Fratelli d’Italia. Attenzione caro Dr. Alicandri, perché si sta andando verso l’autocrazia di cui ho detto prima, e l’autocrazia soprattutto guadagnata con acquisizioni da saldi, non è mai foriera di buon vento”..

Prof. D. Maggiore

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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