In occasione della seduta del Consiglio Comunale del 16 settembre, l’associazione Patto per Nettuno è intervenuta in merito all’unico punto all’ordine del giorno relativo alla proposta di Acqualatina S.p.A. di procedere ad un aumento del capitale sociale per 30 milioni di euro, in vista dell’assemblea straordinaria dei soci convocata per il 19 settembre.
Si chiedeva al Consiglio di esprimere un atto di indirizzo per votare non favorevolmente alla proposta avanzata dalla società, motivando tale posizione con la preoccupazione per il possibile impatto sul bilancio pubblico e, di conseguenza, sui cittadini, già gravati da una gestione aziendale caratterizzata da criticità sempre più evidenti.
Patto per Nettuno ha colto l’occasione per spiegare una proposta alternativa concreta, finalizzata a scongiurare, almeno nell’immediato, l’aumento del capitale sociale, senza rinunciare alla sostenibilità economica dell’ente gestore. Le misure proposte includono:
L’utilizzo degli utili di esercizio, evitando la loro distribuzione ai soci;
Il recupero parziale dei crediti deteriorati;
L’efficientamento dei costi gestionali;
L’impiego, ove disponibili, di riserve patrimoniali.
Abbiamo infine ribadito che un eventuale aumento di capitale da parte della componente pubblica dovrebbe essere subordinato alla presentazione di un piano credibile di risanamento gestionale e a garanzie di trasparenza economico-finanziaria, nell’interesse esclusivo dei cittadini. Sul punto va chiarito che essere contrari a prescindere ad un aumento di capitale potrebbe essere controproducente e demagogico.
Infatti, la società partecipata se si trovasse in difficoltà finanziaria a medio termine graverebbe comunque sulle tasche dei cittadini per mezzo dell’aumento delle tariffe. Quello che si deve cercare, semmai, è la “spesa buona”, quella volta non a finanziare la gestione insostenibile ma a risanare complessivamente l’acquedotto, riducendo le enormi perdite al fine di rendere la società in salute e sostenibile. Il nostro voto contrario è in sostanza motivato dalla totale assenza di un quadro di risanamento e di investimento chiaro.
Riteniamo che sia fondamentale esercitare un controllo attento sull’operato di Acqualatina e che ogni decisione assunta debba rispondere a criteri di equità, sostenibilità e rispetto per la comunità che rappresentiamo. Per tale ragione abbiamo chiesto al Sindaco di sollecitare e considerare eventuali nuove proposte provenienti dalla società e di sottoporle al consiglio per rivalutarle alla luce di un vero piano di risanamento.
Associazione Patto per Netuno
Marina Aimati Presidente
Federica Chiaro Vicepresidente
Ilaria Rosati Segretario
Carlo Conte
Gianfranco Rabini
Antonio Taurelli
Consiglieri