La Corte d’Assise del tribunale di Latina, presieduta dal giudice Gian Luca Soana, ha condannato all’ergastolo Christian Sodano, il finanziere di 28 anni responsabile del duplice omicidio avvenuto il 13 febbraio 2024 a Cisterna di Latina, nel quartiere San Valentino.
La sentenza, emessa al termine della camera di consiglio, ha escluso la premeditazione, ma ha riconosciuto l’aggravante dei motivi abietti e futili.
Il delitto nel quartiere San Valentino
La vicenda ha scosso profondamente la comunità di Cisterna di Latina e l’intera provincia.
Quel tragico 13 febbraio 2024, Sodano fece irruzione nell’abitazione della famiglia della sua ex compagna, Desirèe, e aggredì le tre donne presenti in casa.
La giovane Desirèe riuscì a salvarsi fuggendo, mentre furono uccise:
Nicoletta Zomparelli, madre della ragazza;
Renèe Amato, sorella di Desirèe.
Il movente, secondo le indagini, è legato a un risentimento personale maturato nei confronti dell’ex fidanzata.
Il processo
Il 28enne, difeso dagli avvocati Lucio Teson e Leonardo Palombi, era accusato di omicidio volontario premeditato, aggravato dai motivi abietti e futili.
Dopo mesi di udienze, la Corte d’Assise ha stabilito l’ergastolo, pur escludendo la premeditazione inizialmente contestata dall’accusa. La sentenza conferma la gravità del gesto e la responsabilità dell’imputato per un crimine che ha colpito al cuore una famiglia e l’intera comunità locale.
Il duplice femminicidio di Cisterna di Latina ha riportato al centro dell’attenzione il tema della violenza domestica e di genere, un’emergenza che continua a segnare il Lazio e l’Italia intera.
La città di Cisterna e il quartiere San Valentino hanno ricordato più volte le vittime con veglie e momenti di raccoglimento, chiedendo giustizia e misure più efficaci per proteggere le donne in situazioni di rischio.