Centina di studenti sono scesi in piazza, questa mattina, ad Anzio provenienti dai diversi istituti superiori di Anzio e Nettuno. “Viviamo un presente incerto, segnato da conflitti e disuguaglianze, in cui il governo sceglie di finanziare la guerra e la distruzione invece di investire nell’istruzione, nella cultura e nel nostro futuro”, questo lo spirito con cui gli studenti partiti da Piazza Pia in corteo hanno attraversato le vie della città. Tornati in piazza Pia hanno effettuato una serie di interventi. ” Se siamo qui vuol dire se siamo stufi, siamo stufi di un governo che davanti a delle accuse risponde con arroganza. -ha detto uno studente- siamo stufi di entrare in strutture in cui dobbiamo temere per la nostra incolumità. Pensiamo alla situazione delle scuole di Anzio e nettuno, la la succursale del Chris Cappell in via Fratini chiusa per mesi per ristrutturazione, che ci ha costretto ad andare a scuola di pomeriggio con orari impossibile per tutti noi. Con la situazione del liceo Innocenzo XII che si ritrova senza palestra. E siamo stufi di dover lottare ogni mattina per raggiungere la scuola a causa di mezzi obsoleti e insufficienti”. “Lottiamo per un obiettivo ha detto una ragazza- che prescinde dall’appartenenza politica, la garanzia di sicurezza è il rispetto dei nostri diritti all’interno delle istituzioni scolastiche. Le norme del ministro Valditara ambiscono sempre più a rendere i giovani capaci di un pensiero critico, come studenti chiediamo che le nostre voci vengano realmente ascoltate dalle scuole e dal governo”. In poche parole gli studenti si sono mobilitati con degli obiettivi chiari: ottenere investimenti strutturali per rafforzare la scuola pubblica, migliorare la qualità dei trasporti locali e per una scuola diversa e più sicura”.



