HomeAttualitàAl Trafelli' di Nettuno gli studenti "Protagonisti della Solidarietà" con Caritas

Al Trafelli’ di Nettuno gli studenti “Protagonisti della Solidarietà” con Caritas

 

Lezioni di Umanità per la 3ª A Elettronica: Una Giornata al Centro di Accoglienza “Il Crocicchio”

NETTUNO / ANZIO – 17 Novembre – Lezioni di vita e cittadinanza attiva al posto delle formule elettriche. È quanto accaduto il 17 novembre agli studenti della Classe 3ª A Elettronica dell’Istituto Tecnico ‘Luigi Trafelli’ di Nettuno, protagonisti di un’esperienza formativa (FSL – Formazione Scuola Lavoro) unica in collaborazione con la Caritas Diocesana, intitolata “Protagonisti della Solidarietà”.

L’iniziativa si è svolta presso il centro di accoglienza “Il Crocicchio” dell’Oratorio di Santa Rita ad Anzio, un essenziale punto di riferimento che offre supporto quotidiano a numerosi senzatetto del litorale.

Il Valore Oltre la Tecnica: La Guida dei Docenti

L’obiettivo del progetto, interamente sponsorizzato nei costi di trasporto dal referente Caritas Dott. Marco Guadagnino, non era applicare competenze strettamente tecniche, ma sviluppare cruciali competenze trasversali: organizzazione, problem-solving e una profonda sensibilità sociale.

L’esperienza è stata resa possibile e guidata dai docenti referenti, il Prof. Natalino Roberto e la Prof.ssa Alessandra Valenza. Sotto la loro supervisione, i futuri tecnici del “Trafelli” hanno dimostrato uno spirito di servizio eccezionale, rimboccandosi le maniche per:

Gestire in prima persona la preparazione e il servizio della colazione per gli ospiti.

Effettuare la sistemazione, la pulizia degli ambienti e lo smistamento dei capi di vestiario.

Curare l’orto sociale, un’attività che ha rafforzato il senso di responsabilità e l’attesa dei frutti.

Interazione e Umanità: Un Concerto Improvvisato

Il vero cuore della giornata è stata l’interazione diretta con gli ospiti. Gli studenti si sono distinti per la loro straordinaria capacità di accoglienza. Lungi dall’essere semplici esecutori di compiti, hanno saputo creare un’atmosfera di gioia e leggerezza.

In un gesto che va oltre il servizio materiale, alcuni ragazzi hanno offerto un’inattesa parentesi di serenità, cantando e suonando la chitarra per gli ospiti, regalando un momento di distensione che ha trasformato l’ambiente.

“In ogni compito gli alunni hanno aggiunto la loro iniziativa e sensibilità personali; durante le attività si sono realmente ‘dimenticati’ del telefonino,” si legge nella relazione.

Al termine della giornata, il momento di briefing ha evidenziato la maturità delle riflessioni dei ragazzi sulla marginalità e l’essenza della solidarietà. Il progetto si è confermato una vera e propria lezione di vita, dimostrando che la formazione dei futuri tecnici del “Trafelli” passa anche attraverso la costruzione di cittadini consapevoli ed empatici.

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