“Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale abbiamo assistito a un intervento del sindaco Lo Fazio che ha confermato tutta la confusione che regna in maggioranza su questo tema. Con toni trionfalistici ha annunciato la conferma di 2,4 milioni di euro per il progetto del Paradiso sul Mare, ma incalzato dal consigliere Cardoselli sulla riduzione del finanziamento da 8 a 2,4 milioni, ha preferito scaricare ogni responsabilità sul Governo.
Non è accettabile che ogni volta che qualcosa non funziona il Sindaco dia sempre la colpa al Governo: la perdita dei fondi è il risultato di scelte sbagliate e di incapacità amministrativa. Chi amministra deve assumersi le proprie responsabilità davanti alla città.
Parliamo di un taglio del 70% rispetto agli 8 milioni assegnati nel 2020: questo è il risultato di inerzia e incapacità amministrativa. Gli atti ufficiali lo confermano: gli interpelli pubblicati dal Provveditorato nel 2024 riguardano solo il primo stralcio funzionale da 1,7 milioni, con incarichi per archeologo, restauratore e progettazione esecutiva. Basta promesse che non rispettano i vincoli di legge.
In Consiglio comunale il sindaco ha dichiarato che “il Comune non è interessato ad avere in carico i lavori”, ignorando che esiste una convenzione firmata nel 2020 che affida la gestione al Provveditorato. Dire oggi di non voler gestire i lavori significa ammettere di non avere una strategia e di non rispettare gli impegni assunti. Ancora più grave è aver ammesso di non conoscere gli atti, segno di una gestione improvvisata e priva di visione.
Esiste inoltre un protocollo d’intesa firmato nel 2020 dall’allora sindaco Candido De Angelis, che affida al Provveditorato tutte le funzioni di stazione appaltante per progettazione, affidamento e direzione lavori. Lo Fazio non può fingere di non sapere: il Comune ha già delegato la gestione. Ogni ipotesi di cambio di destinazione d’uso richiede una nuova Conferenza dei Servizi e la modifica della convenzione.
Il Paradiso sul Mare è un edificio simbolo della città che merita attenzione e rispetto e la campagna elettorale del PD non può essere condotta sulla pelle dei cittadini. Riteniamo indispensabile coinvolgere la città nella definizione della destinazione futura dell’immobile attraverso l’istituzione di una commissione speciale, evitando che sia Città Metropolitana a guidare le scelte sul nostro futuro. Quest’ultima, nonostante gli obblighi previsti dalla convenzione, ha lasciato che l’edificio vincolato deteriorasse nel tempo, venendo meno ai doveri di manutenzione e restauro.
Se proprio si vuole individuare una responsabilità non si può ignorare il ruolo della Città Metropolitana di Roma Capitale:
– che il sindaco conosce bene, stando l’importante incarico che vi ha svolto;
– che è venuta meno agli impegni assunti verso la Città di Anzio e verso i suoi cittadini: in ciò la vera causa del degrado e dell’abbandono”. Così in una nota la lista Turano.




