Il consigliere di Terracina coinvolto nell’inchiesta sugli affari di un clan camorrista nel sud del Lazio
E’ arrivata la sospensione dalla carica di consigliere comunale di Terracina per Gavino De Gregorio, il consigliere della maggioranza del comune pontino coinvolto nella inchiesta sugli affari di un clan camorrista nel sud del Lazio.
La magistratura aveva emesso misure cautelari nei confronti di cinque persone con le accuse di scambio elettorale politico mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, trasferimento fraudolento di valori e turbata libertà degli incanti.
Il sindaco di Terracina, la cui maggioranza di centro destra De Gregorio sosteneva, gli aveva chiesto nelle scorse ore di “fare un passo indietro”. Poi è stato il prefetto di Latina Vittoria Ciaramella a disporre la sospensione dalla carica. L’opposizione chiede con forza al sindaco di chiarire la sua posizione e quella della Giunta in consiglio Comunale, altrimenti le sue dimissioni sono inevitabili.
Il provvedimento è automatico in virtù del Testo unico sulla incandidabilità, il Decreto legislativo che applica le norme della cosiddetta legge Severino.
Prevede la sospensione della carica in presenza di misure cautelari personali – De Gregorio è agli arresti domiciliari – e resta in vigore fino a diverse disposizioni dell’autorità giudiziaria.
Il consiglio comunale di Terracina dovrà ora prendere atto della sospensione del consigliere.





