Sono stati sorpresi dal proprietario dell’attività commerciale, che li ha monitorati attraverso gli impianti di videosorveglianza interni, dal momento in cui si sono introdotti nel locale fino a quando hanno iniziato a svaligiarne il contenuto. I quattro presunti responsabili sono stati individuati nel giro di poche ore dalla Polizia di Stato. Uno di loro, cileno di 41 anni, è stato bloccato ed arrestato fin dal principio della fuga.
Tutto è iniziato quando il proprietario, che aveva catturato la scena tramite l’impianto di video sorveglianza interno, ha fatto scattare la segnalazione all’1 1 2 NUE.
Sul posto sono intervenuti in pochi minuti gli agenti di un equipaggio della Questura di Roma impegnato nel servizio di controllo del territorio. Una volta entrati nell’esercizio commerciale, i poliziotti hanno sorpreso i quattro autori del furto in atto.
Questi ultimi, alla vista degli agenti, si sono dati alla fuga inseguiti dai primi.
Ne è scaturito un inseguimento, proseguito anche nei terreni limitrofi all’attività, che si è concluso con il blocco di uno dei fuggitivi, un cittadino cileno di 41 anni. L’uomo è stato accompagnato presso gli uffici del Distretto Esposizione e, a seguito di perquisizione, trovato in possesso di arnesi e strumenti atti allo scasso. Per lui è scattato immediatamente l’arresto per furto.
Le ricerche degli altri tre complici sono proseguite senza riserve, fino a quando alcune pattuglie del medesimo Distretto si sono imbattute in una autovettura di colore bianco con a bordo due donne, che ha attirato l’attenzione degli agenti per lo stile di guida particolarmente concitato. Sebbene il veicolo fosse inizialmente riuscito a far perdere le proprie tracce, grazie a un’azione coordinata con la sala operativa della Questura di Roma è stato possibile rintracciarlo poco dopo, quando a bordo erano nel frattempo saliti anche gli altri tre soggetti coinvolti nel furto, sfuggiti all’inseguimento poco prima.
Per questi ultimi, in assenza della flagranza di reato, è scattata la denuncia in stato di libertà.
Si precisa che, nel corso dell’azione delittuosa, poi interrotta dall’arrivo degli agenti, i correi si erano anche premurati, in corso d’opera, di oscurare la telecamera che in un primo momento era risultata utile al proprietario dell’attività commerciale per sorprendere e denunciare l’azione delittuosa.
Per completezza si rappresenta che le evidenze investigative sopra descritte attengono alla fase delle indagini preliminari e che, pertanto, per gli indagati vige il principio di presunzione di innocenza fino ad un accertamento definitivo con sentenza irrevocabile di condanna.





