La vicenda di Ginecologia rimasta senza medici “è solo la punta dell’iceberg”. A dirlo è Aurelio Lo Fazio, sindaco di Anzio. Le difficoltà che vive l’ospedale “Riuniti” sono state confermate di recente dal Piano nazionale esiti reso noto dall’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.
La struttura anziate fa registrare un valore alto solo riguardo all’infarto del miocardo acuto e il volume di ricoveri per le fratture del femore, mentre riporta valori medi per le broncopneumatie cronico ostruttive, gli interventi per la frattura di collo fermore entro le 48 ore e di protesi all’anca. Risultano bassi i valori relativi allo scompenso cardiaco congestizio e molto bassi gli interventi chirurgici per tumori al colon e per protesi al ginocchio.
“Risultati che uniti alla situazione emersa in queste ore di ginecologia la dicono lunga sui problemi che vive l’ospedale – dice Aurelio Lo Fazio – dobbiamo ringraziare il personale in servizio, il poco rimasto, per quello che fa quotidianamente nel cercare di garantire standard di qualità adeguati. Le perenni difficoltà legate alle carenze di personale e strutture, portano a una situazione di emergenza che denunciamo da tempo e che l’Agenas mette nero su bianco. Sarà bene che la Regione e la Asl partano dall’evidenza di questi dati per decidere, una volta per tutte, cosa intendono fare del nostro ospedale”.
“La situazione per alcune attività è nota- aggiungono i sindaci – oncologia, dialisi ed endoscopia dipendono dall’Ospedale dei Castelli. In servizio c’è una sola oncologa, manca ancora un psiconcologo e non c’è endoscopista, i quali vengono ad Anzio a rotazione. L’attività che emerge dal rapporto Agenas per l’ortopedia è ammirevole, se consideriamo che è rimasto un solo ortopedico strutturato e le nostre richieste per migliorare la situazione sono rimaste inevase”.
https://pne.agenas.it/ospedaliera/strutture/12004301





