L’auto di servizio della Polizia Municipale parcheggiata sul posto riservato ai disabili, nonostante a pochi metri ci fossero tre posti auto liberi riservati ai vigili. Succede ad Anzio
di Vera Iafrate
Ore 12, 30 di un lunedì di metà luglio in piazza Lavinia. Il sole splende alto nel cielo, ci sono circa trenta gradi. Felici i bagnanti che godono del fresco delle acque marine, un po meno chi ancora lavora o chi è costretto ad uscire per far la spesa. Una signora anziana, entra al bar, si lamenta della temperatura elevata e lamenta sul fatto che in piazza non ci siano parcheggi per disabili. Le facciamo presente che proprio davanti alla chiesa, in corso San Francesco, ce ne sia uno ma lei ci risponde che è occupato. Ci soffermiamo a guardare e restiamo sorpresi nel constatare che il posto è occupato veramente, ma non da portatori di handicap, bensì dall’auto dei vigili urbani! Ma ciò che ci fa ancora più sorprendere è che i tre posti parcheggio riservati alla polizia municipale, erano liberi. Ora, l’ unica spiegazione ragionevole è che, dato il caldo si sia voluto parcheggiare sotto l’unico albero della piazza e quindi in un punto dove non si può parcheggiare. E pensiamo a tutte le “fischiate” e le multe che vengono effettuate a chi, anche se erroneamente, parcheggia o sosta in modo non regolare. Capiamo tutto, ma la legge del due pesi e delle due misure, non ci piace. Che sia una lezione per il corpo della municipale di Anzio, dare il buon esempio, oppure essere un pochino tolleranti…
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