La lunga notte del Borghese tra bel gioco e polemiche

Succede di tutto al Borghese nella notte del 10 Agosto.

In campo si assiste ad una bellissima partita, combattuta all’ultimo sangue da due formazione equivalenti. Il Nettuno, dominatore fino all’ottavo inning paga la brutta chiusura di Wilson ed un erroraccio del pitcher americano che regala ben due punti ai romagnoli. Poi via fino al 14° inning per una durata complessiva di oltre cinque ore! Andiamo con ordine però!

Il Nettuno va subito forte, subisce un doppio a zero out nel secondo inning, ma un ottimo Wilson riesce a contenere l’attacco Campione d’Europa. È nella stessa ripresa che il Nettuno segna il suo primo punto della serata: Mazzanti in base per un errore di Mazzucca, bunt di Sanna e valida di Sparagna spingevano a casa l’1-0.

La reazione del Bologna al terzo, guidata da Ermini, non basta per pareggiare il conto ed è il Nettuno al quinto ad allungare, base ball a Ramos che avanza sul sacrificio di Sparagna ed Ambrosino batte la valida del 2-0.

Matos nei sei inning lanciati concede 6 valide per essere poi sostituito da Ribeiro, mentre un Wilson magistrale sul monte di lancio regala pochissimo fino al settimo inning quando è chiaro che il braccio accusa i novanta lanci, subisce due valide ma riesce a chiudere senza problemi ulteriori; rientra anche all’inizio dell’ottava ripresa, qui il disastro: valide di Infante ed Ermini, poi Mazzucca effettua un bunt su Wilson che raccoglie la palla ma la spara alta in terza per eliminare il corridore avanzato. Entrano due punti. È il momento di Leal che chiude in tranquillità un inning da incubo.

Anche l’attacco nettunese del nono inning si chiude sul 2-2 e si va ai supplementari; è proprio nel decimo che le due formazioni si svegliano e segnano un punto per parte: valida di Mazzucca, Clemente fa tremare il Borghese con una battuta sui 120metri presa al volo da Ambrosino in pieno warning track, Ramirez arriva salvo per scelta della difesa e ruba la seconda. Angrisano allora tocca una bella battuta verso Camilo, l’esterno nettunese sembrava che l’avesse presa, ma gli scivola dal guanto e Ramirez è libero di segnare il punto del 3-2.

Il Nettuno cerca il riscatto partendo dalla base ball ad Imperiali poi un singolo di Caradonna ed entra Grimaudo come pich runner al posto di Imperiali, altra valida da RBI di Camilo, ma l’attacco finisce qui con Caradonna eliminato fuori dalla terza dopo essere partito troppo presto su una battuta in diamante di Rosario ed il terzo out arriva con una facile presa al volo.

All’undicesimo Leal concede una battuta a Sabbatani e Santaniello prende 4 ball, è il momento di Escalona che insieme al rilivo bolognese Morreale portano avanti la partita fino al 14°.

È proprio nel quinto supplementare che si risolve la partita: Ermini 4 ball e Mazzucca approfitta di un errore di Mazzanti.

Proprio a questo punto si innesca tutto: Clemente batte in doppio gioco, Caradonna raccoglie, elimina Mazzucca che, quando era già out, per evitare il doppio gioco, scivola con la gamba sollevata sulla caviglia del giovane seconda base. L’intero dogout nettunese si riversa in campo mentre Mazzucca continua a provocare tanto da dover essere retto dai suoi compagni; la tensione è a mille, partono parole pesanti e si arriva quasi alle mani. Finalmente si riesce a riprendere il gioco. Con un corridore in terza arriva la volata di sacrificio di Ramirez per il 4-3 finale. Dopo un’interruzione (di cui parleremo dopo) arrivano gli ultimi 3 out di questa maratona del baseball che vede vincitrice la formazione felsinea: Caradonna finisce strike out ed espulso per proteste, a dirla tutta non plateali, ma Fabrin decide per l’allontanamento dal campo e con il terzo out del quattordicesimo inning finisce l’incontro.

Questa è stata la partita, ma sul campo si è svolta solo una parte dello “spettacolo”, l’entrata a gamba tesa di Mazzucca, terza base bolognese, non è piaciuta a nessuno, al cambio campo dalle tribune prossime alla terza si alza il coro dei tifosi che inveivano contro il giocatore felsineo che reagiva con segni provocatori verso il pubblico nettunese, sanguigno e passionale per natura. I tifosi la prendono male e Mazzucca viene colpito da un oggetto non identificato, forse una monetina. Il Bologna si ritira dal campo ed esce dagli spogliatoi dopo una decina di minuti per poi riprendere il gioco. Il terza base però continua il suo dialogo fatto di gesti con i tifosi avversari che, al termine dell’incontro, obbligano a restare chiusi negli spogliatoi gli atleti bolognesi che riusciranno a ripartire per casa grazie alla scorta delle Forze dell’Ordine.

Questa sera tutti i protagonisti dello spettacolo hanno sbagliato: alcuni giocatori in campo, alcuni membri degli staff tecnici, gli arbitri ed alcuni tifosi. Tutti sono stati colpevoli. Questa sera si è fatto un passo un po’ troppo lungo; come dicevo, il pubblico nettunese è passionale di natura, e per fortuna che lo è, ma l’aggressione di questa sera non è stata passionalità, è stata pura e semplice inciviltà.