Nettuno- Sabato sono andati in scena la Lirica sotto le Stelle e XXIII° Premio Caruso

Diceva Ludovico II di Baviera: “Soltanto la celeste, divina arte della musica è in grado di rendermi manifeste le gioiose emozioni che mi riempiono l’anima; non è possibile esprimere l’eterno con le parole; il cercare di farlo sarebbe una profanazione.“

Ed infatti non ci sono parole ad esprimere le sensazioni trasmesse dalla 23° edizione del Premio Internazionale Enrico Caruso e dal concerto di “Lirica sotto le Stelle” – 5° edizione, tutto in una serata, organizzato con la consueta maestria e classe dal “patron” prof. Pugliese, presso il piazzale del Santuario della Madonna delle Grazie a Nettuno, sabato 10 agosto. Per il premio Caruso, l’importante riconoscimento questo anno e’ andato: al baritono Daniele Terenzi, al soprano Marzia Iucolano, al soprano Genny Bramato, al soprano Raffaella Pelella, alla flautista M. Augusta Pannunzi, al dir. d’orchestra sinfonica di Tokyo, il Maestro Hirofumi Yoshida. Ha presentato con la classe, l’eleganza e la professionalità che da sempre l’accompagna, Marina Barattoni coadiuvata da Maria Raffele. Hanno consegnato i premi in rappresentanza dell’Accademia Delia, il prof. Sulpizi, che nell’occasione ha ricordato la figura del maestro Paolo Ormi, colonna sonora della musica leggera italiana e non solo ed amico personale del prof. Pugliese con il quale ”ha timbrato” moltissime edizione della pluriventennale kermesse canora Maremusica. Quindi in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, l’ass. Visalli, il dr. Gianfranco Rabini per l’associazione Stella del Mare, che ha opportunamente ricordato come solo serate di questo livello, possano far bene alla crescita culturale del paese, l’ex ass. Carla Giardiello, grande appassionata cultrice di musica lirica e l’attrice Marina Pennafina. La seconda parte della serata e’ stata dedicata ad arie celebri tratte dalla Norma, dalla Turandot, è stato ricordato ovviamente, anche il 200° anniversario della nascita di Giuseppe Verdi, nato il 10 ottobre 1813 a Roncole di Busseto, ma anche a melodie della tradizione napoletana ed ad alcuni brani della tradizione francese come “le foglie morte” e “la vie en rose” interpretate con struggente maestria dal soprano siriano di origine armene Talar Dekrmanjian. Il tenore Fabio Andreotti, considerato unanimemente come l’erede di Luciano Pavarotti, ha incantato il numeroso pubblico. Molto apprezzati i duetti con Talar Dekrmanjian, accompagnati al pianoforte, dal maestro Sergio La Stella, affermato pianista e direttore d’orchestra, affascinandoci e portandoci fra le stelle proprio in occasione della notte di San Lorenzo. La musica napoletana aveva avuto sempre grazie all’impeccabile organizzazione di Mimmo Pugliese uno straordinario prologo, il 7 agosto a Nettuno, con le voci di Iacentino e Rosi: repertorio che ormai spazia dalle melodie di Peppino di Capri, ai classici napoletani, alla migliore tradizione di musica leggera italiana.