FINALMENTE! MEGLIO TARDI CHE MAI!
Sindaci, di differenti schieramenti politici, lo scorso 30 settembre hanno finalmente deciso di occuparsi in prima persona delle sorti dell’acqua pubblica. Ben 11 hanno sottoscritto un documento con cui rivendicano la competenza dei comuni e dei consigli comunali sulle sorti del servizio idrico. Nell’ultima assemblea dell’ATO4 hanno fatto bene ad imporsi in prima persona contro l’arroganza del presidente Cusani che vuole a tutti i costi fare l’ultimo favore ai privati prima della bancarotta!
Il privati hanno bisogno di vendere le quote ai comuni perché altrimenti in caso di fallimento la Depfa Bank eserciterebbe il diritto di pegno ed a garanzia del prestito di 95 milioni venderebbe le quote della Veolia. Mentre i comuni si troverebbero cornuti e mazziati, perché si caricherebbero le quote comunque bloccate dal pegno e anche i milioni di debiti che Acqualatina ha in pancia da anni. Senza contare che chi ne farebbe le spese non è certo Cusani, uno dei principali responsabile della gestione fallimentare, ma solo i comuni.
Bene hanno fatto i sindaci a chiedere di vedere tutte le carte e di valutare l’acquisto delle quote private in relazione alle inadempienze contrattuali ed ai mancati investimenti. Un percorso di trasparenza che ha fatto venire l’orticaria al presidente CUSANI che mal digerisce l’agire alla luce del sole!
E allora si è affidato ai soliti sindaci “non vedo, non sento, non parlo, non chiedo … ma alzo la mano e voto” , capofila il sindaco di Latina, ed ha ottenuto una vergognosa delega niente di me meno che …. “per avviare un processo di publicizzazione di Acqualatina, … in ossequio ai referendum del 2011”!???
Totò direbbe.. “ma mi faccia il piacere”! Presidente CUSANI ma Lei davvero crede che i cittadini siano così stupidi da crederle? Da non capire che ancora una volta Lei lavora per salvare i privati dalla bancarotta di Acqualatina? Il gioiello di cui ha tanto giovato la sua cordata politica?
Comitato Provinciale Acqua Pubblica Latina