“Quale futuro per il partito democratico?”. Questo il tema dell’interessante conferenza tenutasi ad Ardea ed organizzata dai Giovani Democratici di Pomezia, Ardea, Nettuno ed Anzio.
A dare valore aggiunto alla serata sono stati gli illustri ospiti invitati dai giovani: il candidato segretario della Provincia di Roma Rocco Maugliani e il Senatore emerito Goffredo Bettini, personaggio storico della sinistra italiana degli ultimi anni.
La serata, che ha visto una notevole partecipazione di giovani ed esponenti politici locali, si è aperta con l’introduzione del Segretario Provinciale Enrico Cacciotti, cui si sono susseguiti il candidato segretario Rocco Maugliani, il segretario dei GD di Pomezia Danilo Risi, la giovanissima consigliera comunale del Comune di Nettuno Martina Coticelli e per chiudere il segretario dei GD di Anzio Federico Arancio, che hanno esposto idee e progetti da mettere in campo nei territori d’appartenenza, presentando un proprio documento, incentrato su quella che è oggi la realtà della Provincia di Roma e illustrando le proprie idee su Lavoro, Area Metropolitana, Legalità e Ambiente, sottoscritto da numerosi parlamentari del PD.
Il senatore Bettini nel corso del suo intervento ha destato l’attenzione e l’ammirazione del pubblico presente, toccando punti importanti di questa fase congressuale, commentando il documento “Campo Democratico: ” La mia partecipazione al congresso nazionale non indicherà nessun candidato in particolare, ma sarà un appello per il rinnovamento del Pd. Il Pd oggi è molto distante dal sentimento della gente. Contiene energie ma è ipotecato dalle correnti. Deve essere riscritto con criteri nuovi, con l’idea di un unico campo di tutti i democratici. Basta con le divisioni. Quando sono prevalse, abbiamo sempre perso. E poi con nuove regole chiare e aperte che permettano ai nostri iscritti di decidere non solo sulla premiership ma anche sulle linee politiche. La cessione di sovranità verso chi si sente solo spettatore è un’operazione radicale ma va fatta.
Sono ottimista sui candidati in campo. Hanno tutti qualità innovative, sono giovani politicamente parlando, non compromessi dagli errori del passato. Per questo suggerisco loro di dimostrarsi amicizia, non abbandonarsi all’odio perché altrimenti si aggrapperà ad ognuno di loro. Apprezzo la cultura di Cuperlo, l’europeismo di Pittella, l’asse politico sul governo di Civati, il dirompente carattere innovativo di Renzi.”
“Questo evento si è dimostrato essere un’ulteriore prova che i Giovani del Partito Democratico vogliono dare a quest’ultimo un forte innesto di positività, una spinta a rinnovarsi, nel modo di concepire la politica e nel modo di pensarla” – hanno dichiarato i segretari dei Giovani Democratici.