Questa sera è andata in scena la partita della svolta. Il Nettuno dopo due anni di grigiore torna ad un passo dalla Finale. È così vicina da sentirne il profumo e quella sensazione di euforia mista a tensione e sudore. Il sudore di un anno conquistato centimetro per centimetro come diceva Al Pacino in un famoso film, prima arrancando, poi esplodendo, poi stringendo i denti, poi esultando. Perchè quella che è andata in campo stasera ed ha vinto è la squadra che molti davano per “fuori dalla zona calda”, che qualcuno diceva potesse essere solo la sesta forza dell’IBL. Evidentemente quel qualcuno si sbagliava di grosso!
Una partita emozionante in cui si è visto un livello di gioco molto buono ed uno stadio vibrante e pronto a sostenere le squadra di casa come tanti anni fa. I cori dei tifosi parmigiani però sono andati affievolendosi e nella calda notte di Parma, al termine di nove inning di battaglia, i tanti tifosi venuti da Nettuno hanno potuto liberarsi e gridare il nome della loro città all’unisono, questa sera infatti i guerrieri nettunesi hanno espugnato la roccaforte dei Campioni d’Italia.
In Gara2 il manager Bagialemani si affida al braccio di Josè Escalona per contrapporsi alla formazione parmigiana guidata sul monte da Corradini, in campo la formazione tirrenica non presenta sorprese, di nuovo vediamo Rosario come shortstop e Imperiali che passa a difendere il sacchetto di prima base, il resto del diamate è quello stra-collaudato della Regular Season.
Nel primo inning entrambe le formazioni in campo mettono la prima valida sul tabellone (Medina e Camilo) non riuscendo poi a concretizzare l’opportunità. Poi comincia per Parma il Corradini-show che si concluderà solo nell’ottavo inning ma che non impedirà ai tirrenici di segnare il primo punto alla quarta ripresa: Caradonna tocca la seconda valida per il Nettuno, poi, in queste circostanze, si vede il carattere della formazione di Bagialemani: sacrificio di Retrosi per la seconda base e rubata della terza con il punto che entra su un wild pitch di Corradini che nella quarta e quinta ripresa ha le uniche incrinature della sua splendida prestazione. Nel quinto infatti il pitcher parmigiano, con due out sul conto, dà quattro ball ad Imperiali e colpisce Ambrosino, ma Caradonna mette la palla a terra sull’interbase che assiste facilmente in seconda per il terzo out.
Il Parma però non sta a guardare e sempre nella quinta ripresa affianca e sorpassa il Nettuno: Escalona viene colpito da una valida di Bertagnon, portanto in seconda dal bunt di sacrificio di Scalera, quattro ball a Desimoni e singolo con RBI di Yepez, dopo l’eliminazione al piatto di Dallospedale arriva il doppio di Medina che porta a casa il momentaneo vantaggio del 2-1 per i padroni di casa.
Corradini dopo i problemi nella quarta e quinta ripresa riesce a riprendere in mano le redini della partita fino all’inizio dell’ottavo inning quando contro il leadoff Caradonna va sul monte Pedro Orta che ha un ingresso in partita a dir poco disastroso: base ball al giovane seconda base, doppio sulla linea di un grandissimo Retrosi, entra il pareggio sulla ground ball di Camilo e Mazzanti con un corridore sulla terza effettua uno squeezy play a dir poco magistrale su una palla bassissima, singolo di Rosario e Orta viene mandato sotto le docce per far posto a Giovannelli. Con corridori agli angoli Ramos manda una palla rimbalzante contro il pitcher per una chiamata di batti e corri così Mazzanti è out a casa base. La battuta valida di Sparagna però porta a casa il punto del 4-2 per il Nettuno.
Sul fronte tirrenico invece il solito grande Leal è padrone del monte di lancio e chiude la partita senza ulteriori segnature dei Campioni d’Italia. È infatti il Nettuno ad andare ancora avanti al nono quando Retrosi è colpito dal lancio di Giovannelli e Camilo spara una cannonata sulla recinzione che Desimoni tocca ma non riesce a trattenere nel guanto, è un gran doppio ma Camilo viene bruciato mentre tentava di trasformarlo in un triplo. Anche il Parma ci spera e Desimoni nell’ultimo attacco trova la valida ma una battuta in doppio gioco di Yepez mette sul conto il ventisettesimo out e il Nettuno vince la serie contro i detentori dello Scudetto.
Il Bologna ha perso contro San Marino subendo dodici punti ed una serie di homers dei Titano Bombers restando insieme a Parma al terzo posto nel girone semifinale. Domani si decide tutto nella partita che vale una stagione intera. Il Bologna, a meno di stravolgimenti difficili da immaginare visto il grande numero di punti subiti (ben 26) è la più lontana dalla Finale. Nel caso in cui domani dovesse vincere sia Parma che Bologna infatti ci sarebbero 3 squadre in parità sia nel conto vinte/perse che nel conteggio degli scontri diretti. In questo caso passa chi ha meno punti subiti quindi Bologna è quella che può nutrire meno speranze, Parma ne ha subiti 21 e Nettuno 18.
Comunque sarà vero che nel baseball i numeri la fanno da padrone ma questo è il caso di metterli da parte. Il Nettuno domani può vincere. I ragazzi di Bagialemani domani possono chiudere questa semifinale in un tripudio, possono arrivare a giocarsi lo Scudetto dopo averlo sudato con tutte le loro forze. Lo meritano. Sta a loro accantonare la matematica ed andare in campo a vincere, come hanno dimostrato di saper fare fino ad oggi!