Anzio- Crolli alle grotte di Nerone la Soprintendenza scrive al Sindaco

Il Comitato Cittadino per la tutela e la valorizzazione della Spiaggia Libera Grotte di Nerone e per l’istituzione del Parco Archeologico Marino della Villa Imperiale rende nota la Lettera ricevuta dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio a seguito dell’invio da parte del Comitato della recente Raccolta Firme. Relativamente a detta Lettera, nei prossimi giorni, il Comitato scriverà chiedendo ulteriori e dovuti chiarimenti ed approfondimenti; ne anticipiamo schematicamente alcuni punti:

1) è noto che dell’incolumità e della salute pubblica risponde il Sindaco, perché hanno ritenuto opportuno indicare come provvedimento l’impedimento del libero accesso piuttosto che la messa in sicurezza? Perché non hanno contestualmente prodotto un progetto, una relazione tecnica dettagliata su come eseguire i lavori di contenimento della falesia senza arrecare danno ai beni archeologici? Perché non hanno fattivamente collaborato con l’amministrazione a reperire coperture finanziare, anche dall’UE, per salvaguardare un bene comune, patrimonio della collettività anziate e non solo?

 2) sono a conoscenza del fatto che i manufatti corrono gravissimi rischi per le condizioni di dissesto idrogeologico oltre che per le mareggiate?
C’è quindi un effetto accumulo, infatti i crolli recenti sono avvenuti in corrispondenza di piogge torrenziali che hanno dilavato il suolo argilloso ormai polverizzato dalla siccità estiva e il cui drenaggio all’interno del parco archeologico è del tutto insufficiente
3) quali sono gli atti auspicabilmente prodotti in seguito alle “prospezioni subacquee effettuate da archeologi professionisti” (relazioni tecniche?) ?
Per il Comitato, i portavoce Silvia Bonaventura, Chiara Di Fede, Francesco Silvia
 
La Lettera della Soprintendenza
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