Oggi nella Giornata della Memoria, sono molte le iniziative pensate e organizzate per ricordare lo «sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte», e anche «coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati», come recita la legge istitutiva della Giornata della memoria. Cerimonie quest’anno turbate da numerosi gesti intimidatori messi in atto da formazioni dell’estrema destra, con i pacchi della vergogna recapitati alla vigilia delle celebrazioni della Giornata della memoria, teste di maiale inviate ai luoghi sacri dell’ebraismo romano. In queste ore si stringe il cerchio intorno agli autori del vergognoso gesto di due giorni fa a Roma. Secondo gli inquirenti, mittenti dei pacchi sarebbero romani che gravitano attorno agli ambienti dell’estrema destra. I plichi sarebbero partiti dunque dalla Capitale. Gesti come quelli di chi, ancota oggi, nega l’olocausto, rendono drammaticamente attuali le considerazioni di Elie Wiesel, premio Nobel per la pace, sopravvissuto ai lager nazisti : «La Shoah è stato il Male assoluto. Ecco cosa è stato. Ciò che ha caratterizzato quel periodo fu una determinazione assoluta nel pianificare e condurre a compimento l’annientamento di un popolo”. L’ignobile provocazione di venerdì impone di non abbassare la guardia di fronte a vecchie e nuove espressioni del fascismo e del nazismo. È ancora Wiesel a rimarcarlo: «Dimenticare le vittime significa null’altro che infliggere loro una seconda morte! Una vera riconciliazione, inoltre, non può avvenire che a partire dal ricordo, preservando la memoria di ciò che furono quegli anni. È vero: oggi c’è chi esalta l’oblio, chi ritiene giunto il momento di archiviare il passato. A questa operazione sento il dovere morale di ribellarmi, ieri come oggi: perché per nessuna ragione al mondo è possibile cancellare la distinzione tra il carnefice e la sua vittima”.
Dal 2005 tutti i Paesi Onu omaggiano ogni 27 gennaio il “Giorno della Memoria”.
A Nettuno. La cerimonia per la commemorazione del Giorno della Memoria e della Shoah, che si terrà alle ore 11,30 di lunedì 27 gennaio all’interno del Parco Palatucci.
Aprilia. Una rappresentanza di studenti di Aprilia prenderà parte al viaggio in Polonia dal 23 al 29 gennaio in occasione della Giornata della Memoria del giorno 27, in cui ogni anno si celebra l’Anniversario dell’apertura dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz. Ieri domenica 26 gennaio i Circoli del Pd e i Gd in collaborazione con l’ANPI Aprilia e con l’Associazione Araba Fenice di Sezze hanno organizzato, presso la birreria Brancaleone, un’ iniziativa per “ricordare” questi tragici eventi. Per fare insieme un percorso nella memoria, un percorso suggestivo non fatto solo di parole, ma anche di musica, di letture, di filmati, un cammino che porti a capire, a riflettere a ricordare e a non sbagliare più.
Roma Capitale anche quest’anno ha organizzato vari appuntamenti per celebrare questa giornata. Il primo incontro istituzionale è previsto per le ore 9 di questa mattina all’Auditorium Parco della Musica, nella Sala Petrassi, dove il ministro dell’integrazione Cécile Kyenge, il sindaco Ignazio Marino, l’assessore capitolino alla Scuola, Alessandra Cattoi, partecipano all’incontro con gli studenti delle scuole superiori romane. Protagoniste della manifestazione all’Auditorium saranno le voci di Piero Terracina e Sami Modiano, sopravvissuti ai campi di concentramento. Al termine dell’incontro verrà proiettato il film documentario del giornalista Rai, Roberto Olla, L’amore dopo la tempesta, realizzato durante il viaggio della memoria 2013 organizzato da Roma Capitale. Il docufilm approfondisce la storia d’amore tra Sami Modiano e sua moglie Selma, sopravvissuta nascondendosi nelle montagne di Rodi, donna coraggiosa senza la quale Sami non sarebbe diventato uno dei più grandi testimoni della Shoah. Copie del volume “Testimonianza”della Fondazione Yad Vashem di Gerusalemme “To bear witness”, tradotto in italiano e curato dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (Unar) verranno distribuite in sala. Sempre in mattinata, dalle 9 al Complesso monumentale del Vittoriano-Sala Quadreria, si svolge Intervista, testimonianza, memoria: indagare, classificare, restituire, incontro organizzato da Istituto Luce Cinecittà, Ministero dei beni e delle attività culturali e del Turismo e Soprintendenza Archivistica per il Lazio, con il patrocinio di Roma Capitale. Nel pomeriggio, alle 16 nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, si proietta il film Oro macht frei – L’oro rende liberi, sulla storia degli ebrei romani e le persecuzioni anti-ebraiche in Italia. L’iniziativa è organizzata Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti – Sez. Roma con il patrocinio di Roma Capitale e dell’Ucei (Unione delle comunità ebraiche italiane). Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Il liceo Visconti ospita per l’intera giornata del 27 la manifestazione, patrocinata dal Campidoglio, Roma e gli ebrei ricordano. Apre la giornata una lectio magistralis di Anna Foa, si prosegue fino a tarda serata con interviste, proiezioni, una tavola rotonda, letture e musica. Il Municipio XI, nell’ambito del percorso “Non c’è futuro senza memoria”, presenta nel Centro culturale Elsa Morante, una serata di racconti, testimonianze, spettacoli e documentari dedicati al “Giorno della Memoria”. La sera, alle 20.30, l’Auditorium Parco della Musica invita al concerto I violini della speranza, organizzato dall’Ucei. Da quasi vent’anni il liutaio Amnon Weinstein si dedica al recupero di violini appartenuti a musicisti ebrei sterminati nei campi di concentramento. Dodici di questi violini, sopravvissuti e restaurati da Weinstein, suoneranno di nuovo nel concerto diretto da Yoel Levi con i giovanissimi musicisti della JuniOrchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Il sindaco Marino fa parte, insieme ad altre personalità, del Comitato d’Onore.