ROMA (Ansa) – Uguaglianza e libertà di comunicazione, questo chiedono le persone non udenti e questo è l’obiettivo di un disegno di legge, depositato in Parlamento, che prevede il riconoscimento della Lis, o lingua dei segni italiana, al fine di garantire la piena espressione dei diritti di cittadinanza. Per sensibilizzare la classe politica e l’opinione pubblica nei confronti sulla necessità di arrivare ad una rapida approvazione del testo, l’Ente Nazionale Sordi (ENS-Onlus), ha organizzato, presso la Camera dei Deputati, il convegno “Obiettivo Lis, un progetto di legge, un progetto di vita per l’abbattimento delle barriere della comunicazione”. Dalla difficoltà dei sordi di esprimersi al pronto soccorso o in ospedale, a quella di stabilire relazioni a scuola o all’università, dagli ostacoli a carpire informazioni attraverso la televisione, alla mancata partecipazione al dibattito politico, fino alla possibilità di difendersi in tribunale utilizzando un traduttore della lingua dei segni: tante le forme di discriminazione che assume questo disagio. Per questo, secondo Giuseppe Petrucci, presidente nazionale E.N.S., “riconoscere la lingua dei segni significa abbattere le barriere della comunicazione e dare pari opportunità”.