di Claudio Pelagallo
Il governo di Matteo Renzi ottiene la fiducia alla Camera con 378 sì, 220 no. I presenti sono stati 599, 598 i votanti. Un deputato si è astenuto.”Fuori da qui c’e’ gente che si aspetta da voi, anzi da noi tutti insieme, che la politica smetta di essere un fiume di parole vuoto e vano, vuole che questa Aula sia il luogo dal quale tentare di fare uno schiocco delle dita tutti insieme, come la Famiglia Adams”. Ha detto il premier Matteo Renzi alla Camera. “C’è un’emergenza occupazionale, il dato del 12,6 per cento di disoccupazione non è solo un numero. A queste esigenze si risponde con il coraggio di rivoluzionare il sistema economico e normativo del paese”. Serve una “gigantesca battaglia perché la stabilità della sicurezza scolastica sia più importante della stabilità dei conti. E’ un fatto di credibilità e dignità”.”Sulla riduzione del cuneo fiscale “La doppia cifra è riferita ai miliardi e non alle percentuali. Se se si riduce di 10 miliardi non credo sia giusto fare sorrisi ironici, se arriveranno contributi anche su questo tema da opposizioni vi saremo grati”. “C’è bisogno di una svolta reale” sul tema del dissesto idrogeologico. Renzi parla degli investimenti “veri e profondi che si possono fare contro il dissesto idrogeologico, in un Paese in cui abbiamo dei soldi bloccati e fermi, anche per responsabilità delle pubbliche amministrazioni, che gridano vendetta”. Un’emergenza che si afferma “non soltanto per quello che stiamo vivendo in queste ore nel modenese o nell’area di Olbia”, dice Renzi, “ma anche per come in questi anni abbiamo dovuto vivere con il fiatone certe emergenze che potevano essere affrontate in modo molto più semplice“. Questi i passaggi principali del discorso del nuovo Premier Renzi. Il presidente del consiglio, dopo il senato, ha incassato la fiducia anche alla Camera con 378 si’ e 220 no. A favore hanno votato Pd, Ncd, Scelta civica, Per l’Italia, Psi e Maie. Contrari M5s, Forza Italia, Lega e Sel.
Piena fiducia del Partito Democratico al premier Renzi con qualche distinguo di rilevo: Bersani. “Benché mi pare che questo governo non abbia tra le sue qualità migliori l’umiltà, penso che sia un governo che ha bisogno di aiuto, che ha lanciato una sfida molto seria, e quindi bisogna darlo questo aiuto, una volta che siano chiari gli obiettivi che ancora credo meritino un po’ di definizione“. Così Pier Luigi Bersani dopo la replica di Renzi. “Ciao Matteo, stai sbagliando” ma “ho deciso di votare la fiducia”. ha detto Pippo Civati parlando in Aula alla Camera durante il dibattito sulla fiducia.”Il mio voto non è il conferimento di una delega in bianco. Sul piano programmatico vi è la più ampia disponibilità possibile ma valuterò esclusivamente il merito dei provvedimenti“. Ha detto l’ex ministro all’economia del Pd Stefano Fassina.
Sel. Boccia il discorso programmatico di Matteo Renzi e indica alcune delle sue priorità: «Cancellare il programma sugli F35 e introdurre il reddito minimo garantito. Per non lasciare nessuno indietro». Sono alcuni dei punti elencati dal capogruppo, Gennaro Migliore, nelle dichiarazioni di voto sulla fiducia. Migliore conferma il no di Sel, ma rivolge a Renzi una sfida politica: «Non sogni da solo ma con tutti quelli che puntano a ricostruire il centrosinistra e vogliono cambiare veramente questo Paese, con quegli italiani che non si rassegnano. Lei non potrebbe presentarsi in un mercato di Firenze con Alfano, ma lo potrebbe fare con un uomo di Sel: ne tenga conto»