Stamattina una delegazione dei lavoratori che si occupa della pulizia delle scuole ha incontrato l’assessore Cerchio per chiedere che il Comune interceda con il Ministero. Manifesti e striscioni
Sono sul piede di guerra i dipendenti ex lsu che si occupano della pulizia delle scuole del territorio. Stamattina una delegazione si è ritrovata davanti al palazzo municipale di Nettuno, armata di striscioni e manifesti, per protestare contro la situazione di precarietà in cui sono precipitati dopo il cambio della ditta appaltatrice. La Multiservizi, dalla quale dipendevano circa quaranta dipendenti, ha perso l’appalto e i dipendenti rischiano che vengano ridotte ore di servizio e retribuzione. Molti temono di perdere il lavoro. Da quando il servizio di pulizia degli istituti scolastici è stato esternalizzato, i fondi destinati dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca sono stati ridimensionati drasticamente. Negli ultimi anni gli appalti di pulizia hanno subito forti tagli (in Italia sono oltre 20mila i lavoratori ex lsu) nella speranza di fare economia riducendo la spesa del Miur per l’acquisto di servizi di pulizia. Nei giorni scorsi i lavoratori di Nettuno avevano incontrato l’assessore alla Pubblica Istruzione Cinzia Scanu, e chiesto al sindaco Alessio Chiavetta un maggiore coinvolgimento delle istituzioni a difesa dei loro diritti, sebbene la questione sia di competenza del Ministero. Stamattina i dipendenti sono tornati all’attacco, e nonostante il sindaco non fosse in sede, sono riusciti ad incontrare l’assessore ai Lavori Pubblici, Luigi Cerchio, che ha ascoltato le rimostranze degli ex lsu garantendo l’impegno dell’amministrazione ad intercedere con il Ministero. I lavoratori chiedono che il loro lavoro venga tutelato e che vengano garantite le condizioni contrattuali. “Nonostante gli ex lsu dipendano dal Ministero, il sindaco è consapevole del disagio delle famiglie che subiscono le pesanti conseguenze del taglio dei fondi – spiegano dall’ufficio del primo cittadino – Negli ultimi giorni il sindaco ha sensibilizzato il Ministero dell’Istruzione sulla problematica, e stamattina ha scritto al neo presidente del Consiglio Matteo Renzi, sollecitando risposte e chiedendo garanzie per i lavoratori di Nettuno. Il loro disagio è stato ampiamente riportato a chi di competenza, nella speranza che arrivino risposte vere. Si farà il possibile per tutelare i diritti di questi lavoratori”.