Sotto accusa l’atteggiamento del sindaco Bruschini che ha annunciato di denunciare chiunque diffonda notizie legate all’indagine pubblicata dal quotidiano Repubblica.
Sulla vicenda del “caro estinto” sulla quale sta indagando la Procura di Roma interviene anche l’associazione Stampa Romana. Dopo le dichiarazioni del sindaco Luciano Bruschini – il quotidiano “La Repubblica” aveva fatto il suo nome e quello di Patrizio Placidi tra gli indagati – che aveva annunciato di denunciare chiunque avesse diffuso notizie in merito all’articolo pubblicato da Repubblica, arriva la presa di posizione dell’Asr. “Ad Anzio non si smentiscono e dopo aver fatto identificare i giornalisti in consiglio comunale ora il sindaco annuncia ingenti richieste di risarcimento a chiunque diffonderà notizie relative a un’indagine della Procura di Roma nota come “caro estinto”. A seguito della notizia diffusa dal quotidiano “La Repubblica” il sindaco Luciano Bruschini e l’ex assessore Patrizio Placidi, attuale presidente del consiglio comunale, hanno dichiarato di essere estranei ai fatti”. Il Pd da parte sua aveva chiesto le dimissioni di entrambi, oltre alla convocazione urgente di un consiglio comunale. A seguito della presa di posizione del Pd, il primo cittadino aveva diffuso un comunicato nel quale annunciava la sua intenzione di procedere con querele e richieste di risarcimento per “articoli di stampa, commenti su Facebook e articoli su testate on-line che trattano la vicenda”. “Si può comprendere lo stato d’animo del sindaco – dice il segretario dell’Associazione stampa romana, Paolo Butturini – non il fatto che provi a fermare la diffusione di notizie con un sistema ormai molto in voga, quello di richiedere maxi risarcimenti del danno. Un tentativo di intimidire i giornalisti che non accettiamo. Se la Procura di Roma sta svolgendo un’inchiesta non si può mettere il bavaglio alle notizie”. “Giova ricordare, fra l’altro, che il clima per la stampa ad Anzio non è dei migliori – proseguono dall’associazione Stampa Romana – e che oltre a far identificare chi svolgeva il suo lavoro in aula consiliare, lo scorso anno è stato aggredito il direttore del settimanale locale “il Granchio” proprio a margine della seduta di insediamento del nuovo consiglio comunale”.