Al quinto punto dell’assise del 31 marzo il gruppo consiliare chiederà, tra le altre cose, la revoca degli atti irregolari e la verifica dei subappalti
Irregolarità nella gestione del personale. Era emerso anche questo dalla relazione sulla verifica amministrativo-contabile della Ragioneria Generale dello Stato che aveva mosso al comune di Anzio 27 contestazioni. Sulle prescrizioni del Ministero si andrà in consiglio il 31 marzo. Sul caso specifico delle contestazioni relative al personale, il gruppo consiliare del Pd presenterà un ordine del giorno. Questo il testo del documento firmato da Andrea Mingiacchi, Maria Teresa Lo Fazio e Ivano Bernardone:
“La relazione sulla verifica amministrativo-contabile eseguita da Dirigenti della Ragioneria Generale dello Stato presso il Comune di Anzio dal 15.12.2013 al 12.11.2013 ha evidenziato una serie di irregolarità nella gestione del personale di cui le più importanti appaiono essere:
1) Mancato rispetto dell’obbligo di progressiva riduzione della spesa per il personale negli anni 2008-2010. (Punto 2.2)
2) Mancato riscontro agli atti dell’avviso di mobilità sul sito del Comune relativo a ben 20 assunzioni per mobilità (su 30 complessive effettuate) di dipendenti da altri comuni negli anni 2008,2009,2010.
3) Stabilizzazione di due unità di personale della segreteria del Sindaco in contrasto con la normativa vigente.
4) Non rispetto del concorso pubblico con riserva del 50% dei posti al personale interno nelle progressioni verticali, limitate invece totalmente ai dipendenti in servizio.
5) Irregolarità nella fissazione delle risorse destinate alla produttività.
6) Attribuzione di n.2 posizioni organizzative di alta professionalità pur mancando tale qualifica nel Contratto Integrativo.
7) Risorse destinate all’indennità di posizione dei Dirigenti superiori a quelle previste dal Contratto di lavoro e attribuzione della stessa ai singoli illegittima.
8) Retribuzione al Direttore Generale per la partecipazione al Nucleo di Valutazione in violazione del principio della onnicomprensività del compenso fissato dalla normativa.
9) Retribuzione dell’indennità di posizione al Segretario Generale irregolare per sommatoria di due commi della legge che la stabilisce.
10) Illegittima retribuzione al Segretario Generale per la partecipazione al Nucleo di Valutazione in violazione del principio di onnicomprensività del compenso stabilito dalla legge.
Sul piano delle responsabilità politiche si rileva come la gestione del personale nel nostro Comune sia stata orientata nel corso degli anni più alla soddisfazione delle esigenze dei singoli dipendenti che non a quella delle necessità della generalità della popolazione. Inoltre i provvedimenti di significato maggiormente clientelare appaiono la norma nel Comune di Anzio: vedasi la politica delle assunzioni rivolta nella gran parte a dare un lavoro a chi giace l’ha (mobilità da altri comuni) e le progressioni verticali, che servono ad acquisire nuove professionalità, totalmente riservate agli interni anziché essere aperte tramite concorso pubblico. In tale contesto viene premiato chi è più vicino alla gestione del potere (vedasi il caso della stabilizzazione di due dipendenti e dei favori economici ai Dirigenti non legati ai risultati raggiunti). Con questi sistemi ai cittadini affamati di lavoro viene negata finanche la speranza di un pubblico concorso. Mentre viene incentivato il ricorso al lavoro precario e clientelare, quello cioè dove non si entra se non si è nelle grazie di un qualche protettore politico, al quale si è promesso o dato il voto proprio e quello dei propri familiari. Ci si riferisce alle società esterne che gestiscono servizi comunali. Infatti, se è vero che il Comune di Anzio negli anni considerati è stato all’interno dei limiti della spesa per il personale, non rimpiazzando le persone andate in pensione, è pur vero che è esplosa la spesa corrente e in special modo quella legata al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. In questo settore e in quello delle manutenzioni si assiste alla proliferazione di società e cooperative che sembrano avere come referenti singoli amministratori comunali o esponenti politici. Sulla base dei fatti segnalati nella relazione in oggetto, il Consiglio comunale richiede al Sindaco e all’Amministrazione Comunale:
a) La revoca degli atti che sono risultati, nel corso dell’ispezione, irregolari.
b) Il recupero delle somme indebitamente attribuite a singoli dipendenti o dirigenti.
c) L’apertura di concorsi pubblici per ogni necessità di personale e di nuove professionalità.
d) La verifica di ogni subappalto legato alla gestione dei servizi e comunque l’obbligo nei contratti di fornitori e appaltatori di avere personale a tempo indeterminato o comunque legato all’intera durata del servizio.