di Roberta Sciamanna
Approvato in una seduta fiume il regolamento edilizio comunale. Oltre due ore per la discussione delle interrogazioni
Le prime tre ore sono state “monopolio” della vicenda caro estinto e delle interrogazioni (gli approfondimenti nei prossimi articoli), senza contare la disquisizione interminabile sull’inversione dei punti all’ordine del giorno. Le polemiche legate all’inchiesta pubblicata dal quotidiano “La Repubblica” hanno aperto la prima fase del consiglio comunale convocato per stamattina alle 10 e andato avanti ad oltranza fino alle sei di pomeriggio. In merito alla vicenda “caro estinto”, è stato Cristoforo Tontini a chiedere le dimissioni di Patrizio Placidi da presidente del consiglio comunale. “Si faccia una mozione di sfiducia nei miei confronti – è stata la risposta di Placidi che assieme al sindaco Bruschini hanno ribadito estraneità ai fatti – e il Consiglio deciderà”. Denunciato dall’opposizione anche il comportamento tenuto nei confronti della stampa che ha riportato la notizia e ricevuto per questo minacce di querela. Un traguardo è arrivato con l’approvazione del regolamento edilizio comunale, all’unanimità, dopo i tanti rinvii e le dimissioni soltanto annunciate, nella scorsa legislatura, da parte dell’assessore Sebastiano Attoni in caso di mancata approvazione. Prima però una lunga discussione sulla relazione al Consiglio relativa alle prescrizioni del Mef sulle irregolarità nella verifica amministrativo-contabile. Approvato l’ordine del giorno presentato dall’opposizione guidata da Candido De Angelis, che impegna l’amministrazione a risanare la critica situazione amministrativa/contabile dell’ente, e a riferire periodicamente al Consiglio i provvedimenti adottati, mentre non è passato quello proposto dal Pd. Il vicesindaco Giorgio Zucchini ha ribattuto uno per uno i 27 punti, entrando nel tecnico, ammettendo qualche errore formale da parte dell’amministrazione, spiegando che su molte delle situazioni contestate si è agito in deroga, nel rispetto del patto di stabilità, e che comunque c’è un gruppo al lavoro per le controdeduzioni. “Oggi ci venite a dire che rigettate la maggior parte dei punti contestati ma faccio fatica a credere che gli ispettori mandati dal Ministero abbiano toppato 27 volte – ha detto De Angelis – così come faccio fatica a credere che si siano sbagliati nella gestione del personale”. E’ intervenuto anche Ivano Bernardone. “Chiediamo la revoca degli atti illegittimi, e non mi interessa se a firmare siano stati dirigenti amici del Pd o del centrodestra. Sono atti di valenza politica. Sbagliare per un divieto di sosta è lecito ma prendere 27 multe è assurdo”.
In discussione anche la messa a norma degli edifici scolastici (nei prossimi articoli), il regolamento per le commissioni consiliari, e l’ordine del giorno “No alla chiusura del reparto d’Ostetricia dell’ospedale di Anzio”, approvato senza voto favorevole del Pd. “Non ammettiamo – ha detto Bernardone – che le responsabilità della sanità locale vengano addossate alla Regione”. Il sindaco Bruschini ha spiegato che “non si chiude nessun reparto, è un problema di personale e delle sale operatorie, dato che di tre ne funzionerà solo una. La cosa giusta da fare è sollecitare gli organi competenti all’applicazione del decreto 80”. Maria Teresa Lo Fazio ha dato notizia della chiusura del reparto di diabetologia due mesi fa, della quale il sindaco non era a conoscenza. E De Angelis: “Sulla sanità c’è una situazione da terzo mondo in due città che contano 120mila abitanti. Invitiamo il sindaco Chiavetta a fare un consiglio congiunto”. Infine il regolamento edilizio, sul quale ha preso la parola l’assessore Sebastiano Attoni. “L’incarico risale ad 8 anni fa, ma si approva solo oggi. Sulle zone B2, B3, B4, B5 siamo al 65% dei nuclei già realizzati, sui comparti al 30%. C’è un percorso da fare ancora, e con il regolamento sarà più facile. Sono 99 articoli, che tracciano le norme generali sugli immobili, le costruzioni in zone agricole e gli impianti”. E’ stato approvato con quattro emendamenti, e una nota polemica di Bernardone. “Siamo favorevoli, anche se questa approvazione equivale a chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati”. Gianfranco Tontini, in chiusura. “Il regolamento è stato sviscerato in commissione Urbanistica e sono state ascoltate le associazioni di categoria. Ora aspettiamo l’ok della Provincia ed eventuali suoi emendamenti”.