Interrogazione in Consiglio del consigliere M5S sulle ragioni della mancata apertura e sullo stato dei lavori
Sulle sorti dell’orto botanico – otto anni sono passati dal primo contratto d’appalto – torna a chiedere chiarezza dopo vari tentativi finiti a vuoto il consigliere comunale del Movimento 5Stelle, Cristoforo Tontini. Nel consiglio comunale di lunedì scorso, in un’interrogazione rivolta al sindaco Luciano Bruschini e all’architetto responsabile unico del procedimento Davide Costaioli, il consigliere ha ricostruito nel dettaglio la storia di un progetto che non riesce a vedere la luce, travolto da un iter decennale, fatto di gare, varianti in corso d’opera, lavori e annunci di apertura rimasti sulla carta. La prima bozza del progetto di un orto botanico mediterraneo, come ha ricordato nel suo intervento Tontini, risale all’amministrazione De Angelis, nel 2004. L’anno successivo un primo finanziamento regionale di 650mila euro e nel 2006 l’affidamento dell’appalto per i lavori alla ditta Edil Restauri di Napoli, per un importo di 3.881.559 euro. La ricostruzione della storia arriva poi al 2007, con una variante in corso d’opera per indagini archeologiche dovute alla riscoperta di ipogei scavati nel costone di macco, mentre nel 2008 arriva il rilascio del certificato di regolare esecuzione. “Nelle more e soltanto 9 mesi dopo la fine dei lavori – ha detto il consigliere – il sindaco Bruschini in occasione degli auguri di buon anno 2009 annunciava l’immediata apertura del nuovo sito orto botanico, poi mai avvenuta e completamente abbandonato per 5 anni”. Nel 2012 sono stati approvati i lavori di estensione dell’orto per un totale di 300mila euro, con un nuovo contratto d’appalto e una nuova ditta, la Ati srl. Si arriva, a fatica, a settembre 2013 con l’apertura del cantiere fermo dal 2008, e un’ulteriore perizia di variante tre mesi dopo, per intervenire contro il degrado delle opere e del verde compromesso.
“A tutt’oggi – ha detto Tontini – i lavori non sono ancora finiti, sono fuori dai termini contrattuali e non c’è una data prevedibile per la consegna dei lavori. Vorrei sapere quale tipo di opera a fronte di un milione di euro spesi, questa amministrazione consegnerà alla città e nella fattispecie, un orto frutteto, un orto botanico, un parco pubblico ornamentato, un sito archeologico riqualificato. Quando è prevista la fine dei lavori e la consegna dopo 8 anni dal primo contratto d’appalto? Qual è stata la ragione della mancata apertura dell’orto botanico annunciata nel 2008, e della mancata manutenzione delle opere finite del primo appalto e abbandonate all’incuria più totale per oltre sei anni? Vorrei sapere, inoltre, a quale assessorato è imputabile l’omessa custodia e manutenzione che ha causato una maggiorazione di spesa di 28mila euro a totale carico della cittadinanza, e quali opere cautelative per la messa in sicurezza del costone sovrastante la vecchia cava si stanno adottando per la salvaguardia e la futura pubblica fruizione”. Domande che non hanno trovato risposta nonostante fosse stata espressamente richiesta per iscritto dal consigliere. “L’amministrazione è recidiva – commenta il portavoce del Movimento 5Stelle all’indomani del consiglio comunale – Ho richiesto una risposta scritta e dato che avevo protocollato l’interpellanza 12 giorni prima, mi aspettavo qualcosa, invece il nulla più assoluto. Adesso hanno 30 giorni a disposizione, dalla presentazione, per rispondermi ma prevedo che succederà come le volte precedenti, e non otterrò risposte. Intanto ho già presentato istanza per le interrogazioni e interpellanze passate a cui non ho ricevuto risposta, dopo di che mi rivolgerò alle autorità competenti”.