Il segretario del Pd interviene sul caso Mef e sul bilancio di previsione 2013 e 2014
I conti non tornano e il bilancio di previsione approvato a novembre 2013 è incompleto. E’ quanto sostengono dal circolo del Pd di Anzio, a pochi giorni dal consiglio comunale che affrontava il caso Mef. “Sui 27 punti contestati – spiega il segretario del Pd Gianni De Micheli – riteniamo che le responsabilità politiche siano più gravi di quelle che si accerteranno eventualmente sul piano dirigenziale, perché l’indirizzo politico da adottare sulla gestione del personale è in capo all’amministrazione, mentre alla dirigenza spetta la corretta attuazione, coerente con gli indirizzi politici e le norme di legge. Questo modo di gestire l’amministrazione rappresenta una gestione privatistica dell’Ente pubblico che nulla a che vedere con l’interesse dei cittadini. L’amministrazione deve avviare iniziative adeguate, per evitare qualsiasi forma di prescrizione”. Contestato anche il bilancio di previsione 2013, approvato a novembre dello scorso anno, al quale come afferma De Micheli non sono stati allegate le risultanze contabili dei rendiconto o conto consolidati delle società di capitali partecipate dal comune di Anzio, “come previsto dall’articolo 172 del Tuel. Tale obbligo non è stato rispettato, né i consiglieri di maggioranza e opposizione hanno ritenuto di richiedere tali informazioni; quindi il bilancio approvato è quantomeno viziato dalla mancanza di questi dati, che possono anche mutare il quadro economico complessivo. Ci ricordiamo dell’impegno preso dall’assessore al bilancio, di portare in discussione entro il mese di febbraio, il bilancio di previsione 2014, sfidando l’opposizione a misurarsi su esso; l’andazzo è chiaro, si cercherà di approvare il bilancio di previsione alla fine dell’anno, quando i buoi saranno usciti dalla stalla, questo a dimostrare l’incoerenza di questa amministrazione, per cui alle parole non seguono mai i fatti”. Capitolo Capo d’Anzio, chiesta chiarezza anche sulle visure. “Rispetto alle visure che abbiamo effettuato – dice De Micheli – non ci risultano chiare le voci in merito al riscontro attivo di € 629.620, relativo all’imposta di registro pagato a settembre 2011. Non ci spieghiamo secondo quali criteri contabili la stessa non è stata portata a costo. Vorremmo inoltre conoscere e avere documentazione, della voce riserve costituiti da versamenti in conto capitale, sapere quando e da chi sono stati effettuati tali versamenti; vorremmo infine conoscere l’esatta situazione dell’indebitamento bancario, con particolare riferimento al finanziamento chirografario, concesso dalla Bpl, pari a € 790.000”. Il segretario affronta poi la questione dei residui attivi e inesigibili in bilancio. “Vorremmo inoltre sapere, una volta per tutte, quanti a quanto ammontano questi residui, come l’amministrazione conta di recuperarli e con quali tasse coprirli; i residui legati alla voce “censi e canoni” di 1.543.998,48 euro, per fare un esempio, probabilmente non verranno mai incassati”.