Magia nera e ricatti per costringere ragazze nigeriane alla prostituzione: 13 in manette

I carabinieri di Anzio hanno stretto il cerchio intorno ad un gruppo criminale grazie alla denuncia di una minorenne

di Elisabetta Bonanni

Vasta operazione all’alba di oggi, portata avanti dai Carabinieri di Anzio, contro lo sfruttamento della prostituzione, anche minorile. Nel mirino dei militari dell’Arma sono finite 13 persone, di cui 12 nigeriani, tra cui 4 donne, ed un italiano. Tutti saranno accusati, a vario titolo, dei reati di sfruttamento della prostituzione, riduzione in schiavitù, ingresso illegale di clandestini al fine dello sfruttamento sessuale e spaccio di stupefacenti. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, aiutati dalla denuncia di una vittima della situazione, minorenne al momento del suo arrivo a Roma, quello che accadeva è davvero grave. La ragazzina, infatti, prima della partenza dalla Nigeria, era stata sottoposta a riti di magia nera e obbligata a sottoscrivere un debito di 50mila euro, con i suoi aguzzini, da restituire nel corso del tempo con il ricavato delle proprie prestazioni sessuali in Italia. L’organizzazione di malviventi, tutti residenti tra la Capitale e la città di Asti, reclutava le ragazze dalla Nigeria, spesso minorenni, attraverso la mediazione di altre persone vicine al gruppo criminale. Le giovani donne, una volta messo piede sul territorio italiano, venivano costantemente controllate e obbligate a prostituirsi tutti i giorni della settimana sotto la minaccia di maledizioni e ritorsioni sulla famiglia d’origine. Nell’operazione di questa mattina sono stati impiegati più di cento uomini, comprese le unità cinofile e di un elicottero del Raggruppamento Elicotteri di Pratica di Mare. Le prostitute di origine nigeriana, sul territorio di Nettuno, di solito stazionano nella zona delle Grugnole e dell’Acciarella. Dietro la presenza spesso ingombrante di queste ragazze sulle strade, un’orrenda storia di violenza e minacce cui i militari dell’Arma hanno posto fine.