Francescana, Maggioli, Placidi: facce di una stessa medaglia

[Fonte http://giovannidelgiaccio.wordpress.com/] 

Già, una medaglia di solito ha due facce. Qui ne disegniamo una da tre, tanto ad Anzio si può tutto. Restiamo alla medaglia per spiegare cosa c’entrano le cause vinte dalle ex dipendenti della Francescana (http://www.inliberuscita.it/primapagina/30043/francescana-dopo-i-licenziamenti-tre-ex-dipendenti-vincono-la-causa/) una determina che liquida l’aggiornamento di un software usato per la gestione delle mense, la delega che come abbondantemente annunciato e previsto è tornata nelle mani di Placidi che gestirà – nei fatti era sempre lui il punto di riferimento – ancora il settore dell’ambiente.

La casa di riposo La Francescana

Andiamo con ordine. Quando la Provincia romana dei frati minori conventuali avviò una procedura di usucapione per ottenere la proprietà dell’area dov’è sorta la casa di riposo La Francescana nessuno, di fatto, si oppose. Concedendo l’usucapione lo stesso giudice rileva come il Comune non si è difeso. Dimenticando che per realizzare quella struttura – all’epoca avveniristica – c’erano anche i soldi del Comune (30 milioni di lire l’anno, per sei anni) e che la casa di riposo sorgeva su un terreno gravato da uso civico. Non solo, i cittadini di Anzio avevano liberamente contribuito con propri fondi a che si realizzasse la casa.

I frati non riuscivano più a gestirla e misero sul “mercato” la struttura dopo che avevano ottenuto la piena proprietà. Era pronto un accordo con la famiglia Bruschini, già nel settore con “La Teresiana”, ma saltò all’ultimo minuto. Arrivò la fondazione “Omnia” che però non resistette a lungo. Le promesse di mantenere il personale non furono mantenute. E dal Comune nessuno mosse un dito. Arrivò allora la Upf medical center con Italo Colarieti nel contemporaneo ruolo di assessore ai servizi sociali e direttore generale della Francescana. Formalmente al limite della compatibilità, nei fatti incompatibile, ma anche qui silenzio assoluto. Di maggioranza e opposizione. Questa vicenda entra in parte nel processo a carico di Colarieti, ma sarà la magistratura a decidere. Diciamo che in Comune non hanno brillato. Ma sì, i sacerdoti, il sociale, l’assessore che deve pur lavorare…

La Maggioli, allora. Che c’entra? Nulla, vero, ma è stata recentemente liquidata una fattura di poco più di 1000 euro. Sciocchezze, vero.  Qui sarebbe ora di capire se e quanti sistemi informatici si usano per le mense, quanto sono costati negli anni, che risultati hanno prodotto, quante volte dobbiamo pagare il “data entry” e se l’opposizione si svegliasse anche perché paghiamo Maggioli quando da questo anno scolastico se ne occupa Mercurio service. Parentesi: i genitori che con Tecnorg vedevano la loro “posizione” oggi grazie al cassetto tributario hanno la stessa fattura che gli arriva a casa e basta. Anzi no, sanno quello che già sapevano: se hanno pagato o meno… E in Comune si va avanti, pazienza, il sistema funziona, che saranno mille euro…

Così ci ritroviamo Placidi assessore, com’era previsto. Chissà se qualcuno gli chiederà quanto ci è costato il “porta a porta”, quanto abbiamo incassato vendendo i rifiuti differenziati, quando i cittadini vedranno diminuire e non aumentare la loro bolletta, quando finirà lo scempio dei secchioni stracolmi in centro a tutte le ore. Lui un bel gesto potrebbe farlo: ritirare la denuncia ai quattro cittadini che scoprirono analisi dell’Arpa che in Comune – misteriosamente – ci misero giorni a essere valutate. No, lasci stare i giornali ai quali ha dichiarato guerra: quelli si difenderanno nelle sedi opportune. Ma i cittadini meritano attenzione, tutti e non solo quelli che sono vicini all’assessore perché sperano – magari – in qualche cooperativa che possa dare uno straccio di lavoro e compenso. Basta recarsi in un paio di bar al mattino, dove si procede stile “caporali” di un tempo non tanto lontano…

Diventando assessore e facendo entrare in consiglio comunale Umberto Succi, Placidi evita la mozione di sfiducia giustamente proposta dal movimento cinque stelle per le frasi che da presidente dell’assise civica lo stesso Placidi ha profferito. Speriamo che almeno in Prefettura qualcuno voglia battere un colpo, così per dire che le Istituzioni ci sono. Tanto in Comune si va avanti, figuriamoci se c’è da preoccuparsi di chi dissente o dei Cinque stelle….

Infine gli auguri di buon lavoro  a Sergio Borrelli, in predicato di tornare a presiedere il Consiglio comunale. Se non è un record, poco ci manca.

[Fonte http://giovannidelgiaccio.wordpress.com/]